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CATANZARO – La perizia parla chiaro: l’ampliamento della discarica di Alli è avvenuto su una zona franosa. Come sia potuto accadere, non è dato saperlo. Almeno per ora. Appare, infatti, sempre più determinato a scoprirlo il sostituto procuratore, Carlo Villani, che, ieri mattina, ha spedito i carabinieri del Noe negli uffici del Commissario per l’Emergenza ambientale in Calabria con un mandato ben preciso: acquisire tutta la documentazione ritenuta utile ai fini investigativi. E procedere con l’identificazione di tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno avuto a che fare con il progetto “incriminato”. L’inchiesta sulla discarica di Catanzaro, dunque, si arricchisce di un nuovo filone.
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