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COSENZA – «Solo con il tempo matureranno frutti dai quali si riconoscerà l’albero». Ma per il momento, al di là della prudenza ufficiale, le prime verifiche sui presunti casi di misticismo dell’uomo pensionato di Piane Crati, alle porte di Cosenza, non trovano pollice verso nella Chiesa cosentina. Si è concluso infatti la prima fase di lavoro della commissione di studio, istituita dalla diocesi, che ha esaminato i fenomeni misteriosi che si verificano da oltre un anno su Carmine Mancuso. Sul suo petto appaiono tre ferite a forma di croce. E da circa due mesi, durante la messa domenicale, esse sanguinano al momento della consacreazione.
Una nota della curia riferisce che l’arcivescovo Salvatore Nunnari «ha voluto incontrare di persona il signor Carmine Mancuso» ed ha poi avviato una fase di valutazione, coordinata da don Salvatore Altomare e supportata da «autorevoli competenze mediche, psicologiche e teologiche».
Il risultato del lavoro è che «ci si trova di fronte ad una persona semplice, sana ed equilibrata». «Va aggiunto – è scritto nelle conclusioni dell’analisi – che il signor Carmine Mancuso è persona che gode della stima e dell’affetto di quanti lo conoscono. Tutto ciò non vuol dire che l’esperienza del signor Carmine sia di natura soprannaturale». Poi il commento di don Altomare: «Solo con il tempo matureranno frutti dai quali si riconoscerà l’albero».
La Chiesa, sottolinea la curia, «raccomanda prudenza ed invita ad evitare ogni atteggiamento di morbosa curiosità». Diversi i fedeli che finora avrebbero assistito alla sudorazione, a cominciare da quelli che hanno finora prestato le prime cure a questa persona, coinvolta in questa situazione. L’uomo è un pensionato, molto conosciuto in paese, che non appena si è reso conto della situazione si è chiuso in casa nel più stretto riserbo.
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