1 minuto per la lettura
CATANZARO – L’ampliamento della discarica Alli di Catanzaro non doveva essere realizzato perchè fatto in una zona ad alta pericolosità franosa. A questa conclusione sono giunti i consulenti della Procura della Repubblica di Catanzaro che hanno redatto una voluminosa perizia sui lavori di ampliamento dell’impianto. La perizia, composta da oltre seicento pagine, è stata depositata al sostituto procuratore della Repubblica, Carlo Villani, che sta indagando sulla regolarità della documentazione relativamente alle autorizzazioni, alla progettazione e all’affidamento ed esecuzione dei lavori.
I consulenti della Procura hanno riscontrato anche presunte anomalie circa l’iter relativo alla procedura di autorizzazione dei lavori di ampliamento. Alla parte relativa alla pericolosità franosa dell’area i consulenti hanno dedicato alcune decine di pagine analizzando i rischi cui è sottoposto l’impianto. La perizia è ora al vaglio del Pm Villani che sta analizzando ogni spunto investigativo fornito dai consulenti. La nuova inchiesta sulla discarica Alli di Catanzaro è successiva ad altre indagini sulla gestione dell’impianto e sull’evasione fiscale della Enertech, la società che gestiva la struttura.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA