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13.05 – È terminata l’udienza del processo di appello a Danilo Restivo, si torna in aula martedì prossimo. Restivo è uscito dal tribunale protetto dalle telecamere e dai cellulari dei cronisti assiepati l’interno del tribunale. Attorno all’imputato un gruppo di agenti di polizia penitenziaria, mentre i giornalisti cominciano a registare interviste.
12.50 – «Io sono un moscerino, lui un gigante. Ma io non ho paura di Danilo Restivo e voglio incontrarlo, voglio parlargli». Filomena ha raccontato ai giornalisti che Restivo «ha per un attimo guardato con la coda dell’occhio». Ha ribadito più volte di voler incontrare i genitori di Restivo. «Pensavo che venissero ma né qui né in Inghilterra c’erano. Dopo due anni volevo vedere quel mostro e quel serpente che hanno concepito. Voglio incontrare a quattr’occhi Danilo Restivo glielo chiederò se mi daranno l’opportunità di farlo. So solo che deve marcire in un carcere inglese, quello è il suo posto».
12.20 – Le misure di sicurezza allestite attorno al processo a carico di Danilo Restivo sono altissime. I giornalisti sono stati identificati all’ingresso del tribunale e un fotografo in distintivo scatta foto a chiunque si avvicini alle transenne .
11.50 – Attorno all’aula del tribunale di Salerno dove si sta svolgendo il processo c’è tanto personale sanitario. Gli operatori con la casacca arancione e due ambulanze parcheggiate fuori dal tribunale fanno parte delle misure di sicurezza, anche rispetto alle condizioni di salute di Restivo.
11.30 – Sta andando avanti il processo di appello a Danilo Restivo, già condannato in primo grado per l’omicidio di Elisa Claps. Il procuratore generale sta svolgendo la relazione. L’aula è molto piccola, Danilo è impassibile nella cella dell’aula, sguardo fisso, jeans, scarpe da ginanstica, maglioncino blu. La mamma di Elisa, Filomena, è seduta a pochi metri di distanza, dietro al banco degli avvocati: ha portato con sè una foto della ragazza e l’ha mesa sul banco, dove Danilo non può vederla.
11.10 – «È impassibile, da quando è in aula Danilo Restivo non ci ha mai guardato in faccia – ha detto ai giornalisti Gildo Claps – Ha lo sguardo basso, quasi come se quello che sta accadendo non lo riguardasse, al momento non ha detto assolutamente nulla, c’è il giudice a latere che sta tenendo la sua relazione.»
10.55 – «Sappiamo che è già stata fatta giustizia, siamo certi che il processo regge perché‚ ci sono delle prove davvero schiaccianti – ha detto il legale della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta, ai giornalisti assiepati davanti all’aula in cui si svolge il processo di appello a Restivo – Entriamo nel vivo del processo di appello. Siamo molto molto sereni. Per questo delitto ci sono più firme dell’accusato: c’è il taglio dei capelli, la prima firma e poi il dna». Informata dai giornalisti che l’avvocato che difende Restivo contesta le perizie, dice: «c’è poco da contestare, anzi, quello è stato un lavoro di alta scienza». su Restivo: «Mi fa piacere che sia venuto. Gli abbiamo dato questa possibilità anche in primo grado ma non ne ha mai voluto sapere e non è mai voluto intervenire neanche in videoconferenza. Ora aspettiamo, sono ansiosa di vederlo e, se possibile, di fargli tante domande.»
10.40 – «Non sarà facile guardare negli occhi Restivo soprattutto quando rilascerà le sue dichiarazioni farneticanti.» Gildo Claps, fratello di Elisa, ha detto ai giornalisti in attesa davanti al palazzo di giustizia di Salerno di quanto la sua famiglia sia indignata per le dichiarazioni dell’imputato. «Ci lascia tanta amarezza e tanto dolore sentire che la considerava un’amica. Restivo non deve neanche permettersi di nominare mia sorella Elisa. Dopo venti anni in cui si è nascosto ed è sfuggito alla giustizia lui non deve dire che Elisa era una sua amica. È scandaloso.»
10.35 – Danilo Restivo è entrato in aula, accompagnato dagli agenti penitenziari. Maglioncino celeste e jeans, non ha detto nulla.
10.30 – Ai cronisti dell’Ansa il legale di Restivo ha fatto altre dichiarazioni che lasciano prevedere la strategia di difesa dell’imputato. «Non contesto le perizie, ma ritengo che ci siano spazi lasciati scoperti e ci sia anche un problema sulla perizia medico-legale che va approfondita. I punti della mia linea difensiva sono diversi. C’è un problema scientifico e un problema di prova, di attendibilità delle dichiarazioni, degli elementi di indagine raccolti, come avviene in tutti i processi. In particolare anche l’attendibilità del risultato scientifico della valutazione delle tracce del dna.» Sulla famiglia di Restivo spiega che non prenderà parte al processo.
10.15 – «Restivo è innocente e spera che al più presto si trovi il colpevole per l’omicidio di Elisa. È addolorato per la sua famiglia». Ha commentato così, davanti al Tribunale di Salerno, l’avvocato difensore di Restivo, Alfredo Bargi. «Ho visto il mio cliente a Rebibbia e abbiamo parlato del processo. Poi a Fuorni non ho avuto occasione di incontrarlo. È probabile che il mio cliente farà una dichiarazione spontanea, ma non oggi – ha aggiunto l’avvocato – visto che l’interrogatorio dipende dalla Corte. Io preferirei l’esame dell’imputato. Preferisco che si faccia un esame a tutto campo. E Restivo risponderà a tutte le domande
10.00 – A Salerno i giornalisti sono tenuti lontani dall’udienza. C’è un cordone di forze dell’ordine anche nel corridoio davanti all’ingresso dell’aula della Corte d’assise d’appello dove si sta svolgendo il processo
9.50 – C’è anche Filomena Iemma, la mamma di Elisa Claps, in tribunale. Ai giornalisti che le chiedevano come stesse, ha risposto: «Se sono pronta? Sono sempre pronta a guardare in faccia Danilo Restivo».
9.40 – Restivo è già nel palazzo di giustizia, sta leggendo gli atti del processo e ha con sè un block notes per prendere appunti. È arrivato in tribunale circa un’ora fa. A chi lo ha incontrato è apparso tranquillo. La sua unica richiesta è stata quella di incontrare il suo avvocato, Alfredo Bargi, da lui chiamato “professore”. L’udienza, in corte d’assise d’appello, dovrebbe iniziare a breve.
9.30 – Sta per cominciare nel tribunale di Salerno il processo di appello a Danilo Restivo, condannato in primo grado con l’ergastolo, per l’omicidio di Elisa Claps.
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