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VIBO VALENTIA – Sarà sottoposto a perizia psichiatrica Domenico Mancuso, 38 anni, figlio del boss ergastolano della ‘ndrangheta Giuseppe Mancuso, imputato dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia nel processo nato dall’operazione antimafia denominata «Impeto». I giudici hanno infatti conferito stamane in aula ai medici Giulio Di Mizio e Michele Di Nunzio l’incarico peritale per stabilire se Domenico Mancuso, appartenente per gli inquirenti all’omonimo clan di Limbadi, in provincia di Vibo, possa continuare a partecipare coscientemente al processo e, soprattutto, se al momento della commissione dei fatti contestati fosse capace di intendere e di volere. Insieme a Domenico Mancuso, il processo «Impeto» vede quali imputati anche: Giovanni Mancuso, 72 anni, Pantaleone Mancuso, 50 anni, detto «l’Ingegnere», Diego Mancuso, 60 anni, Francesco Mancuso, 56 anni, Salvatore Cuturello, 43 anni, tutti di Limbadi, Salvatore Valenzise, 47 anni, di Nicotera e Vincenzo Addesi, 60 anni, di Soriano Calabro. Spari in luogo pubblico, usura, estorsione e sequestro di persona, i reati – aggravati dalle modalità mafiose – a vario titolo contestati.
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