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CROTONE – Un detenuto si è impiccato questo pomeriggio nella casa circondariale di Crotone. Si tratta di Pasquale Maccarrone, 27enne di Cotronei, che era stato arrestato solo nella mattinata di ieri dalla Polizia di Stato con l’accusa di aver preso parte ad una rapina ai danni di un commerciante di preziosi di Crotone avvenuta nel giugno dello scorso anno. Maccarrone si è impiccato al letto a castello della cella nella quale era rinchiuso da solo, utilizzando un lenzuolo.
Maccarone avrebbe partecipato alla rapina al gioielliere di Crotone, 70enne, che fu picchiato selvaggiamente dai due banditi che la ridussero in fin di vita; attualmente l’uomo è ancora ricoverato in una struttura sanitaria e le sue condizioni di salute rimangono precarie. A distanza di qualche giorno dal fatto la Polizia arrestò Antonio Musacchio, 34enne di Cotronei, ritenuto l’autista della banda. Un testimone oculare raccontò di aver visto due uomini, con divise da finanziere e delle borse in mano, uscire di corsa dallo stabile in cui si trova la gioielleria ed infilarsi in una Fiat Punto di colore scuro. Di quell’auto il testimone riuscì ad annotare la targa comunicandola poi agli investigatori. La stessa auto è stata poi immortalata dalle telecamere di videosorveglianza disseminate per la città in un orarrio compatibile con la rapina. Musacchio, del resto, pur negando di aver preso parte al colpo, ha ammesso di essere giunto a Crotone proprio con quella auto. La Punto, il giorno dopo la rapina, è stata ritrovata dalla Polizia in un garage di Cotronei che appartiene al giovane arrestato questa mattina. Le intercettazioni telefoniche e ambientali e anche di alcuni colloqui in carcere, dove si trova tuttora ristretto Musacchio, hanno consentito di acclarare il ruolo di Maccarrone nella fase di ideazione ed esecuzione della rapina in qualità di uomo di fiducia di Musacchio che, dal carcere, gli impartiva raccomandazioni.
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