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REGGIO CALABRIA – Il tribunale della libertà di Reggio Calabria ha concesso gli arresti domiciliari all’ex consigliere regionale della Calabria del Pri, eletto con la lista Insieme per la Calabria, Antonio Rappoccio, arrestato nell’agosto scorso per associazione per delinquere, corruzione elettorale aggravata, truffa e peculato. I giudici del riesame hanno accolto il ricorso avanzato dal legale di Rappoccio, l’avvocato Giacomo Iaria, contro la decisione del Gip che non aveva concesso i domiciliari. Alla base della decisione del tribunale della libertà c’è l’attenuarsi delle esigenze cautelari. La difesa, nel corso dell’udienza, ha prodotto una serie di documenti con i quali si dimostra come non c’è più il rischio di reiterazione del reato. L’ex consigliere regionale, inoltre, vivrà ora in una abitazione da solo e per questo motivo potrà lasciare il suo domicilio per due ore al giorno in modo da poter rifornirsi di generi di primo conforto. L’avvocato Giacomo Iaria ha espresso soddisfazione per la decisione del riesame. Rappoccio è accusato di avere costituito alcune cooperative al solo scopo di creare concorsi fantasma per posti di lavoro in cambio di voti e di avere schedato tutti coloro che vi hanno partecipato. Il processo nei confronti di Rappoccio inizierà proprio domani quando probabilmente saranno riunificati i due procedimenti penali per associazione e corruzione elettorale contestati all’ex consigliere regionale. Rappoccio, nell’ inchiesta della Procura generale di Reggio Calabria, è accusato di avere costituito alcune cooperative al solo scopo di creare concorsi fantasma per posti di lavoro in cambio di voti e di avere schedato tutti coloro che vi hanno partecipato.

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