1 minuto per la lettura
CROPANI (Catanzaro) – C’è un legame molto forte tra il capo della Polizia, Antonio Manganelli, e la cittadina di Cropani. Il prefetto che lotta tra la vita e la morte nell’ospedale San Giovanni di Roma, dopo essere stato colpito da emorragia cerebrale, ha vicino a sé la moglie, Adriana Piancastelli, che ha natali cropanesi e parenti nella piccola comunità. E Manganelli è stato a Cropani appena tre anni e mezzo fa, in un’occasione triste. E’ nella cittadina presilana, infatti, che è stata sepolta la suocera di Manganelli, la signora Elda Michelina Carbone, deceduta a Roma. Esattamente, era il 19 novembre 2009, quando un corteo di auto blu arrivò al cimitero cropanese.
Dalle auto scesero di vertici delle forze dell’ordine provinciale, a partire dall’allora questore di Catanzaro, Arturo De Felice. Una cerimonia assolutamente privata, alla presenza di pochissime autorità, di Manganelli e della moglie, e di pochissimi congiunti. La benedizione della salma è avvenuta alla presenza del cappellano della Polizia di Stato di Catanzaro, don Biagio Maimone, e del parroco della cittadina, padre Francesco Critelli. La famiglia del prefetto Manganelli è giunta a Cropani intorno alle 11.30 ed ha lasciato la cittadina della Presila Catanzarese un’oretta dopo, ringraziando le forze di polizia e le istituzioni presenti per la solidarietà dimostrata.
Da sabato Manganelli cerca di vincere l’ennesima sfida in un letto di ospedale. Quella trascorsa è stata una notte tranquilla. Manganelli rimane in terapia intensiva, in coma farmacologico, e verrà monitorato per almeno le prossime 48 ore. La situazione, riferiscono i medici, rimane stazionaria dopo l’intervento chirurgico di domenica che ha rimosso l’edema cerebrale.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA