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CROTONE – Beni per cinque milioni di euro sono stati confiscati dai carabinieri della Compagnia di Crotone alla famiglia Puccio di Botricello, al termine delle attività investigative riferite all’operazione “Corto circuito” che aveva già portato al sequestro preventivo. Secondo gli inquirenti la famiglia sarebbe ritenuta vicina alla cosca Maesano di Isola Capo Rizzuto. In particolare, la confisca è stata disposta dal tribunale di Crotone su richiesta della Dda di Catanzaro, vista la proposta dai carabinieri di Crotone. 

Secondo i riscontri investigativi i beni sarebbero il frutto di riciclaggio e reimpiego in attività finanziarie e imprenditoriali di denaro sporco provento di attività illecite. In particolare, sarebbe stato messo in evidenza il ruolo di Giovanni Puccio, 65 anni, ritenuto affiliato ed elemento di spicco della cosca Maesano. Le attività si trovano nelle province di Crotone, Catanzaro e Bologna. Si tratta di terreni e immobili, tra cui capannoni aziendali e appartamenti tra le province di Catanzaro e Mantova, ville, negozi e strutture turistiche nel noto villaggio “Praialonga”, al centro dell’inchiesta “Puma”, che si trova ad Isola Capo Rizzuto. Confiscati anche quote societarie e conti correnti.
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