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CATANZARO – Prima notte di sciopero della fame per Rosario Citriniti di ‘InvictaPalestina’, centro di documentazione sulla Palestina. La tenda è stata montata a Pentone, paese della presila catanzarese che ospita il centro, nei pressi della chiesa (non è stato possibile sistemarsi nella chiesa stessa). All’origine della protesta, le condizioni dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane e, in particolare, il grave stato di salute di Samer Issawi. Il prigioniero palestinese scambiato con il caporale israeliano Shalit nell’ottobre 2011, in sciopero della fame da 204 giorni, rischia di morire. L’iniziativa a Pentone – spiega un comunicato – è cominciata ieri perchè gli organismi nazionali e/o internazionali prendano provvedimenti per la garanzia dei diritti dei detenuti palestinesi, la scarcerazione dei prigionieri in carcere senza accuse nè processi, la salvaguardia dei detenuti in sciopero della fame. Da mesi, infatti, i detenuti palestinesi hanno adottato questa forma di protesta per richiamare l’attenzione sulla loro condizione. Lo sciopero della fame nel centro presilano è stato avviato in risposta agli appelli di Amnesty International, dell’Arcivescovo Atallah Hanna e delle organizzazioni palestinesi. 

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