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ROGLIANO (Cosenza) – All’ospedale “Santa Barbara” di Rogliano sono state sospese da oggi le attività di Day surgery. Il provvedimento è stato assunto dalla Direzione generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza. Il sindaco di Rogliano, Giuseppe Gallo, anche nella sua qualità di Autorità sanitaria sul territorio, ha presentato una denuncia presso il comando della locale stazione dei carabinieri, chiedendo di accertare se sussistano i presupposti per i reati di interruzione di pubblico servizio e di abuso di potere. «La sospensione del Day surgery – ha rilevato Gallo nella denuncia – è avvenuta al fine di ottimizzare, così è scritto in una nota del direttore generale dell’Ao, le risorse umane necessarie all’attivazione del Dea, ossia del Dipartimento di emergenza, presso l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza».
«Tale decisione – ha sottolineato il sindaco – sta creando notevoli difficoltà, in quanto non solo decine di pazienti non possono ottenere le necessarie prestazioni mediche, ma la mancanza di anestesisti (anch’essi sospesi dalle attività a Rogliano) impedisce di effettuare esami clinici importanti come la Tac con mezzo di contrasto, sia per i pazienti ricoverati nel reparto di Medicina generale, sia per gli utenti esterni». Gallo ha contestato il fatto che i pazienti è stato già fatto pagare il ticket sanitario, con relativa apertura di scheda. «Ancora un volta – ha concluso Gallo – vengono smantellati interi reparti senza alcuna programmazione ed organizzazione e senza adeguata informazione alle popolazioni e alle istituzione locali. E nuovamente vengono poste in essere azioni che mettono in serio rischio la salute dei cittadini». Per quanto riguarda l’annunciata apertura del Dea a Cosenza e replicando ai rilievi mossigli in una nota che l’Azienda ospedaliera ha diffuso nel pomeriggio di sabato, Gallo ha affermato che «l’inaugurazione del Dea ha rappresentato un’occasione di propaganda elettorale e ha suscitato, come risulta da articoli di stampa mai smentiti da alcuno, diffuse riserve e perplessità, in alcuni casi persino ilarità, per il fatto che il Dipartimento non è in funzione, nè poteva esserlo per i motivi che sono stati abbondantemente esposti».
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