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CORIGLIANO CALABRO (CS) – Si stanno costituendo in un comitato pro-difesa acque torrente Cino, alcuni agrumicoltori di Corigliano e di Rossano che lanciano un nuovo allarme per i rischi che gravano sulle loro produzioni, soprattutto le pregiatissime clementine, a causa della deviazione del fiume, le cui acque vengono utilizzate dal Consorzio di Bonifica per alimentare una centrale idroelettrica. Attualmente, fanno sapere, il torrente è in magra e sul suo letto non scorre nemmeno un filo di acqua. «I proprietari di agrumeti, lato Corigliano e lato Rossano – è scritto in un comunicato – sono molto preoccupati perché, se tale azione dovesse perdurare, a soffrirne sarebbero i numerosi pozzi che, sino allo scorso anno, hanno soddisfatto le esigenze irrigue degli agrumeti. Nell’estate 2013, infatti, così stando le cose i pozzi non sarebbero in grado di dare acqua sufficiente per la mancanza delle infiltrazioni necessarie soprattutto nel periodo invernale a ristabilire le riserve. Abbiamo informato tutte le autorità, le associazioni di categoria, il consorzio stesso ma non c’è al momento una presa di coscienza del problema che, invece, potrebbe porsi in modo drammatico di qui a qualche mese per la mancanza di risorse idriche nel sottosuolo. Gli agrumeti della zona Ogliastretti e Piragineti, nei due lati del torrente Cino – concludono i produttori – costituiscono il sostegno di migliaia e migliaia di persone, siano essi proprietari o maestranze che lavorano nel settore della produzione e commercializzazione delle clementine».
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