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Come fa una città a diventare “smart”? E come conciliare la dimensione di provincia con le reti globali? E la tecnologia, che impatto può avere? A Potenza, per tre giorni, se ne discuterà con ospiti di prestigio e esperti di fama internazionale. Il programma è molto interessante.
La premessa è una consapevolezza: il digitale e l’innovazione in genere possono rappresentare per le città una grandissima occasione perché consentono alle comunità di superare le tradizionali forme di isolamento e di entrare in una relazione globale. I fisici teorici hanno dimostrato che se aumentano le idee in circolazione su un territorio aumenta la qualità delle idee che quel territorio esprime. Il digitale insomma fa superare l’isolamento e ci consente di immettere idee nuove in città e di farle circolare più velocemente.
Ci sono diversi modi di intendere la smart city. Molti sono centrati sulle infrastrutture. E’ interessante però lavorare anche sulla circolazione di idee e sulla capacità di immettere intelligenza di processo (grazie al digitale) nella vita della città. E’ anche da queste considerazioni che nasce PotenzaSmart, una serie di conferenze incontri che prenderanno il via il 14 febbraio prossimo e che vedranno alternarsi sul palco del teatro Stabile, insieme a Giuseppe Granieri, saggista, collaboratore de La Stampa e l’Espresso, personaggi che del digitale hanno fatto il proprio stile di vita.
“L’idea delle città intelligenti (smart cities) – dice Granieri- è un tema sempre più caldo, perchè agisce in modo sensibile su due concetti strategici per il secolo a venire: sviluppo e qualità della vita.”
“Nel momento in cui il ruolo delle Città viene riconosciuto strategico per i processi di crescita e sviluppo dei territori, – dice il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero- non può non riconoscersi il valore delle nuove tecnologie per sviluppare al meglio tale azione. Internet e la grande rete hanno innescato profondi cambiamenti nella società, nella economia e nella cultura. Fondamentale è saper cogliere ed utilizzare queste nuove opportunità. Questa nuova frontiera rappresenta per la nostra città e per le piccole città in generale la opportunità di poter guardare alla crisi come fase di trasformazione e sviluppo e non già di declino. Con queste giornate avviamo una serie di confronti finalizzati a ricevere indirizzi ed indicazioni che emergono dall’Italia degli innovatori. Per tre giorni la città di Potenza sarà riferimento nazionale della cultura digitale e della innovazione.”
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