COSENZA – Forze dell’ordine truffate a Cosenza. Incredibile, ma vero. Tutto ruota attorno a cospicui anticipi in denaro che gli esponenti in questione (poliziotti, carabinieri, finanzieri e agenti della Polizia municipale) avevano versato per l’acquisto di alcuni appartamenti. Si parla di un totale di 700mila euro. Una quarantina le persone interessate, tra cui anche qualche professionista, alla fine rimaste senza casa, coi soldi spariti nel nulla. Da qui la querela che in questi giorni è stata presentata presso gli uffici della Procura di Cosenza contro gli ex dirigenti provinciali e regionali del sindacato di Polizia Siulp e i legali rappresentanti di due società di costruzioni (La Cosentina Costruzioni srl e la Rex srl).
I querelanti, che si sono riuniti in un comitato spontaneo, hanno dato il relativo mandato agli avvocati Guido Siciliano e Pierpaolo Rodighiero. Nell’atto presentato alla Procura di Cosenza si legge che il Siulp di Cosenza nel 2005 aveva proposto agli appartenenti alla Polizia di Stato, e in collaborazione con la Cosentina Costruzioni srl, la vendita di appartamenti a prezzi agevolati. Successivamente la proposta venne allargata agli altri appartenenti le forze dell’ordine, nonché a parenti e conoscenti. Furono così raccolte le adesioni, sottoscritti i preliminari e versati circa due milioni di euro. Gli appartamenti, divisi su due grattacieli, dovevano essere costruiti in Cosenza in via Popilia, vicino alla Polizia Stradale.
«Tutti i querelanti – ricordano gli avvocati Siciliano e Rodighiero – non avevano nessun rapporto di conoscenza con le società e si sono fidati per la presenza di uno dei sindacati di Polizia più rappresentativo, ossia il Siulp. Si veniva a conoscenza, solo successivamente, che la società non era proprietaria del terreno dove dovevano essere edificati i due edifici, ma della Rex srl. Inizia quindi uno rimbalzo di responsabilità tra le due società. La Cosentina Costruzioni srl sostiene che l’anticipo versato dagli acquirenti, di cui 700mila euro in contanti (pare che per la consegna del cospicuo contante sia stata utilizzata una scorta privata) è stato versato alla Rex srl». Gli avvocati aggiungono che «la Rex srl in un primo momento si offre di sostituirsi alla prima società, sostenendo che avrebbe realizzato l’opera, ma, dopo aver ricevuto un sostanzioso finanziamento regionale, si dichiara estranea alla vicenda, scaricando la responsabilità alla Cosentina Costruzioni srl. Il Siulp, che nel frattempo aveva sostituito i propri rappresentanti, si defilava. La Rex srl, come detto, ha richiesto, utilizzando quello stesso progetto, un finanziamento alla Regione Calabria, il cosiddetto Piano Casa (ottenuto), dichiarando che parte degli appartamenti era riservato alle forze dell’ordine».
IL SERVIZIO COMPLETO, A FIRMA DI ROBERTO GRANDINETTI, SULL’EDIZIONE CARTACEA DI OGGI DEL QUOTIDIANO