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PALMI (RC) – Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Palmi, nel Reggino, ha rinviato a giudizio le 5 persone coinvolte nell’omicidio di Fabrizio Pioli. La decisione del giudice Fulvio Accurso è giunta pochi minuti fa, dopo circa un paio d’ore di camera di consiglio. La prima udienza, davanti alla Corte d’assise di Palmi, è stata fissata al 14 marzo prossimo. 

Il giudice Fulvio Accurso ha ammesso come parti civili solo la famiglia Pioli, mentre ha rigettato quella del comune di Gioia Tauro, città in cui viveva il 38enne. Compariranno davanti alla Corte d’assise il 14 marzo prossimo Antonio Napoli, latitante dal 23 febbraio dello scorso anno, data in cui è scomparso Pioli; sua moglie Rosina, il figlio Domenico e il nipote Francesco.

 Implicato nel procedimento anche Domenico Galatà, rosarnese accusato solo di favoreggiamento alla latitanza di Antonio Napoli. I quattro membri della famiglia Napoli, invece, sono accusati dell’omicidio e occultamento di cadavere dell’elettrauto di Gioia Tauro che, secondo l’accusa, avrebbe pagato con la vita la relazione extraconiugale intrattenuta con la figlia di Antonio Napoli, Simona, sposata e madre di un figlio. La ragazza è parte del processo come persona offesa, vittima di maltrattamenti da parte del padre. Il dispositivo del gup è atteso entro qualche ora. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio di tutti, il collegio difensivo l’archiviazione. 

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