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VIBO VALENTIA – Torna totalmente libero l’imprenditore Peppino Mancini, 79 anni, di Vibo Valentia, coinvolto nell’inchiesta denominata “Dura lex” scattata il 3 luglio dello scorso anno contro 4 indagati (fra cui la figlia di Mancini) accusati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta per 2,7 milioni di euro, emissione di fatture per operazioni inesistenti e false comunicazioni sociali. Il Tribunale collegiale presieduto dal giudice Manuela Gallo, in accoglimento di un’istanza dell’avvocato Giuseppe Di Renzo, ha infatti disposto la revoca della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, con divieto di allontanarsi dalla propria abitazione nelle ore notturne, che era stata disposta in precedenza nei confronti di Peppino Mancini. Il processo a carico dell’imprenditore si aprirà il 2 aprile prossimo.
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