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ROSARNO (RC) – Cinque persone sono state arrestate all’alba dalla Polizia in esecuzione di altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Palmi. I cinque, arrestati a Rosarno e comuni limitrofi dal personale della Squadra Mobile diretta dal primo dirigente Gennaro Semeraro a conclusione dell’inchiesta ‘Slovacchia’, sono accusati di fare parte di un’organizzazione criminale transnazionale, operante tra la Slovacchia e la Piana di Gioia Tauro, dedita al traffico internazionale di armi clandestine, alla tratta di giovani donne provenienti dall’est europeo finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.I dettagli dell’operazione saranno illustrati in conferenza stampa alle 11 in Procura a Palmi. L’inchiesta è una delle indagini avviate all’indomani della rivolta di Rosarno del gennaio 2010, quando gli immigrati provenienti dall’Africa si ribellarono alle loro condizioni di vita provocando la controreazione degli abitanti della zona. L’inchiesta di oggi, tuttavia, non è legata a quei fatti prendendo in esame lo sfruttamento di donne di paesi dell’Est europeo, dai quali giungevano anche armi sulla cui destinazione sono ancora in corso indagini. Durante l’attività, la squadra mobile di Reggio Calabria aveva bloccato, allo svincolo di Vibo Valentia dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, due corrieri slovacchi trovati con una pistola calibro 9×19 munita di silenziatore. I due sono già stati condannati in primo grado a quattro anni ed otto mesi di reclusione. Delle cinque persone destinatarie di ordinanza di custodia cautelare in carcere due sono di nazionalità italiana, due di nazionalità pakistana ed uno di nazionalità slovacca.
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