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CASSANO ALLA IONIO – Prosegue senza sosta il lavoro dei vigili del fuoco e delle altre istituzioni che stanno progressivamente rimuovendo l’acqua dal parco archeologico di Sibari, allagatosi a causa della pioggia e dell’esondazione del fiume Crati verificatasi nei giorni scorsi. Le pompe idrovore dei vigili del fuoco e le altre impegnate sul territorio del parco archeologico hanno aspirato l’acqua che aveva invaso completamente gli scavi ed ora il percorso riservato ai visitatori è nuovamente all’asciutto. 

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Il problema ora è la rimozione del fango che ha coperto praticamente l’intera area seppellendo i reperti archeologici. Con le condizioni meteorologiche migliorate si spera di far riaffiorare al più presto tutti i reperti anche se adesso sarà necessaria una attenta opera di scavo per evitare che rimuovendo il fango possano procurarsi lesioni alle strutture. Inoltre, una volta ripulata l’area sarà necessario verifica l’entità del eventuali danni prodotti dall’allagamento. Nel frattempo si allunga la lista dei sottoscrittori dell’appello de Il Quotidiano affinché venga realizzato un intervento completo e rapido per mettere in sicurezza l’intera area.

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