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IL MISTERO della Cunsky è messo nero su bianco dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla fenomeno della mafia, che nei mesi scorsi ha “girato” gli esiti di alcuni accertamenti in India, alla commissione sul Ciclo rifiuti e, quindi, all’autorità giudiziaria competente. Il capitolo 2.5 di un’ampia documento intitolato “Relazione su possibili interessi della criminalità organizzata sul traffico marittimo” è dedicato alla “Motonave Cunsky”, che non sarebbe mai stata demolita in India, come si era creduto nel 2011, quando l’inchiesta sul relitto individuato nei fondali di fronte a Cetraro, fu archiviata dalla Dda di Catanzaro.
Ora il documento, pubblicato dall’Espresso, riapre una “parentesi” in un caso che sembrava chiuso. Tanto che la procura di Catanzaro ha deciso di tornare a indagare per capire che fine abbia fatto la Cunsky, pur escludendo che si tratti del relitto al largo di Cetraro: «Quello è il piroscafo Catania» confermano gli inquirenti. Ma l’altro che fine ha fatto?
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