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LAMEZIA TERME (CZ) – Letterino Cuda, l’uomo fermato nei giorni scorsi per l’omicidio del fratello della sua compagna, ha confessato di avere ucciso il cognato Annunziato Gallo la sera del 31 dicembre scorso nelle campagne in località Acquafredda, in una zona chiamata Nocello. La confessione di Cuda, che dal momento del suo fermo è rimasto in isolamento, è stata resa stamani nel corso dell’udienza di convalida del provvedimento durante la quale lo stesso Cuda ha ammesso di avere ucciso l’autotrasportatore. Il gip Carlo Fontanazza, a seguito della confessione dell’omicida, ha emesso l’ordinanza di custodia in carcere. Alla base del delitto maturato dopo decenni di dissapori e screzi tra in due che non si rivolgevano la parola da decenni, il fatto che Gallo aveva danneggiato con il proprio trattore delle canalette di scolo dell’acqua poste nella proprietà di Cuda.
Gallo era stato ucciso con un colpo di fucile alla testa mentre si trovava sul trattore: il cadavere è stato trovato a terra mentre il mezzo ha proseguito la sua corsa finendo in un dirupo. A dare l’allarme i familiari della vittima che non vedendola rientrare per il cenone di capodanno sono andati in un terreno di proprietà della vittima facendo la tragica scoperta poco dopo le 17 del 31 dicembre. Gallo lascia la moglie e quattro figli, lavorava come autotrasportatore ed effettuava trasporti tra Calabria e Svizzera. Le indagini si sono subito concentrate fortemente nella vita privata di Gallo e nell’ambiente delle sue più strette conoscenze.
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