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TORINO – Abitazioni, garage, cascine, campi e vigneti in Valle d’Aosta e Calabria per 700.000 euro più conti correnti e buoni postali per ulteriori 20.000 euro. E’ l’ammontare del sequestro effettuato dai carabinieri di Torino, su disposizione del tribunale di Aosta, nei confronti di persone che fanno riferimento al clan ‘ndranghetistico dei Nirta e, in particolare, a Giuseppe, 60 anni, di Quart (Aosta), detenuto a Bologna per associazione per delinquere di stampo mafioso e reati correlati. Giuseppe Nirta fu arrestato nel giugno 2009 insieme ad altre quattro persone per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti dopo la scoperta di un fiorente commercio di cocaina proveniente dalla Colombia e dal Venezuela. È ora stato condannato con sentenza definitiva. Il provvedimento firmato dal presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale aostano Massimo Scuffi, riguarda immobili e terreni situati Quart, Charvensod e Aosta, oltre che a Bovalino (Reggio Calabria), nonchè conti correnti, buoni postali e anche un’autovettura formalmente intestati non solo a Giuseppe, ma anche alla moglie e ai figli. Il collegio, nel decreto di sequestro, ha sottolineato “un’accertata sproporzione tra i redditi dichiarati e gli immobili posseduti» dalla famiglia e ha disposto il provvedimento in virtù della «facile dispersione e occultamento» degli stessi beni.

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