Parlamentarie meno 2
Tutto ancora da decidere a poche ore dal voto di domenica per la scelta dei candidati democratici a Camera e Senato
Cellulari bollenti nel Pd
Anomala campagna elettorale: c’è poco tempo e sia i big che gli outsider fanno “comizi” telefonici
di SALVATORE SANTORO
POTENZA – Telefoni che squillano quasi interrottamente per quelli del Partito democratico. Non c’è tempo per una campagna elettorale tradizionale. Nemmeno a pensarci. Tra decisioni nazionali e ufficializzazioni delle candidature locali per le Parlamentarie del Pd con il voto che è solo tra 3 giorni, i tempi sono davvero strettissimi. Quello che gli aspiranti parlamentari possono fare per guadagnare consensi è “spulciare” gli elenchi degli elettori (saranno ammessi al voto solo quelli che hanno già votato alle Primarie dello scorso 25 novembre per la scelta del candidato premier e i tesserati Pd) e mettersi al telefono. Uno a uno per tentare di convincere l’elettore indeciso o quello che non ci aveva pensato. Magari per sottrarre qualche voto al proprio avversario o semplicemente per sentire a voce se c’è da “fidarsi” di questo o quell’amico. In ogni caso sono ore frenetiche sia per i big che per gli outsider che domenica prossima tenteranno di strappare il visto per essere uno (o una) dei candidati ufficiali del Pd alle prossime politiche.
A urne ancora chiuse ognuno può nutrire ambizioni. Ad ogni modo i big per le Parlamentarie della Provincia di Potenza sono tre. In totale i candidati del Potentino sono nove.
Salvatore Margiotta. Deputato uscente. E’ il referente e leader dell’area politica che fa riferimento a Dario Franceschini. Si sta dando molto da fare sul web per intercettare il voto degli ex democristiani (della Margherita). Il suo alfiere sul territorio è il segretario provinciale del Pd del Potentino, Antonello Molinari.
Vincenzo Folino. Il “signore” delle preferenze insieme ai Pittella e a De Filippo. In molti lo danno come favorito per il primo posto nelle Parlamentarie del 30 dicembre. Il presidente del consiglio, ex diessino (di cui è stato anche segretario regionale) è l’uomo di riferimento di tutta quell’area e non solo: dialoga anche con una parte degli ex colombiani e con la piccola “borghesia” del capoluogo. E’ l’unico che oltre a muoversi con le tecnologie ha svolto un incontro pubblico per presentare la propria candidatura.
Antonio Luongo è l’altro deputato uscente del Pd di Basilicata. D’alemiano della prima ora, per anni è stato uno dei “manovratori” dell’intero centrosinistra lucano. Uomo di strategia più che di piazza in queste Primarie il suo risultato è legato agli equilibri interni e a quello che i big democratici fuori dai giochi per queste Primarie decideranno di fare. In buona sostanza c’è da vedere se i Pittella insieme a De Filippo riusciranno a portare ai seggi i propri sostenitori a favore di Luongo. Anche Lacorazza può essere decisivo per l’elezione di uno o dell’altro.
Ci sono poi gli outsider del Potentino.
Rocco Fiore. Consigliere comunale di Potenza, è il candidato ufficiale di Matteo Renzi e ha parlato proprio con il sindaco di Firenze prima di presentare la propria sfida. La sua speranza è che tutti i renziani del 25 novembre tornino ai seggi e gli affidino le proprie ambizioni di cambiamento.
Angela Latorraca. E’ stato il sindaco di Moliterno ed è una dei dirigenti donna più apprezzate del Pd lucano. La sua candidatura nasce nell’area di centro del Pd ma potrebbe trovare sostenitori anche tra chi “spinge” per un rinnovamento vero.
Lucia Sileo. Altra dirigente femminile del partito. E’ vicina al sindaco di Potenza Vito Santarsiero e potentina “doc”. Potrebbe essere la sorpresa del voto.
Caterina Policaro , Maria Grazia Latronico e Roberta De Salvo si giocano la loro partita partendo contro pronostico ma con il vantaggio delle novità assoluta e con “poco da perdere”.
Cambio di Provincia. Anche ne Materano sono 8 gli aspiranti per le il voto di domenica. Tra loro tre i big assoluti. E sono i tre senatori uscenti.
Maria Antezza. La donna dei record. Prima a essere eletta presidente del consiglio regionale (per tre anni consecutivamente) e poi vera “signora” del voto nel Materano. Dalla sua ha il vantaggio del “genere” e la possibilità per la doppia preferenza di fare accordi con qualche candidato maschio senza compromettere le proprie ambizioni.
Filippo Bubbico. Senatore uscente è il generale del Pd lucano ed è il massimo referente dell’area ex diessina del Materano. I rumors lo danno anche come possibile esponente della squadra di Bersani al governo se il segretario nazionale del Pd vincerà le elezioni.
Carlo Chiurazzi. Anche lui è un senatore uscente. Rappresenta con qualche sfumatura diversa quello che Margiotta è nel Potentino. Chiurazzi rappresenta l’anima degli ex della Margherita nella seconda provincia lucana.
Il destino dei tre big del Materano è legato anche ai meccanismi elettorali e alla divisione che ci sarà poi nelle liste tra aspiranti delle due diverse circoscrizioni.
Ci sono quindi gli outsider che si giocheranno comunque le proprie carte. A partire da Mirna Mastronardi. Per lei vale lo stesso ragionamento fatto per Fiore. E’ la candidata ufficiale di Matteo Renzi. Tutto è legato a quanto i renziani si sentiranno attratti dalle urne domenica. Se l’area dei “rottamatori” che ha votato il 25 novembre risponderà alla chiamata allora tutto può accadere.
Vittoria Purtusiello. Anche lei è stata vicina alle posizioni di Matteo Renzi nelle Primarie per la scelta del candidato premier ma la sua candidatura è stata quasi una sorpresa. Rischia di pestarsi i piedi con Mirna Mastronardi.
Ci sono poi Pino Lacicerchia (sindaco di Craco), Vito Auletta e Maria Gallitelli che infoltiscono la “platea” di chi si propone in nome del rinnovamento.
Ovviamente non è in lizza tra gli aspiranti alle Parlamentarie Roberto Speranza che in tutta probabilità guiderà la lista alla Camera dei deputati per le elezioni vere e proprie su “indicazione” personale di Pierluigi Bersani.
Questo per i nomi. Per quanto riguarda le regole per il voto di domenica, oggi che la conferenza di presentazione nella sede del Pd regionale nella quale verranno illustrate modalità e dettagli. Si sa già comunque che le sedi dei seggi dovrebbero essere tutte confermate rispetto al voto di 4 settimane fa ma ci sarà una modifica negli orari. Non si voterà dalle 8 alle 20 ma questa volta i seggi resteranno aperti sino alle 21. Altra modifica: a Potenza città il seggio nelle scale mobili dall’ingresso di viale Dante sarà spostato a piazza XVIII agosto per la presenza della mostra dei presepi.
POTENZA – Telefoni che squillano quasi interrottamente per quelli del Partito democratico. Non c’è tempo per una campagna elettorale tradizionale. Nemmeno a pensarci. Tra decisioni nazionali e ufficializzazioni delle candidature locali per le Parlamentarie del Pd con il voto che è solo tra 3 giorni, i tempi sono davvero strettissimi. Quello che gli aspiranti parlamentari possono fare per guadagnare consensi è “spulciare” gli elenchi degli elettori (saranno ammessi al voto solo quelli che hanno già votato alle Primarie dello scorso 25 novembre per la scelta del candidato premier e i tesserati Pd) e mettersi al telefono. Uno a uno per tentare di convincere l’elettore indeciso o quello che non ci aveva pensato. Magari per sottrarre qualche voto al proprio avversario o semplicemente per sentire a voce se c’è da “fidarsi” di questo o quell’amico. In ogni caso sono ore frenetiche sia per i big che per gli outsider che domenica prossima tenteranno di strappare il visto per essere uno (o una) dei candidati ufficiali del Pd alle prossime politiche. A urne ancora chiuse ognuno può nutrire ambizioni. Ad ogni modo i big per le Parlamentarie della Provincia di Potenza sono tre. In totale i candidati del Potentino sono nove. Salvatore Margiotta. Deputato uscente. E’ il referente e leader dell’area politica che fa riferimento a Dario Franceschini. Si sta dando molto da fare sul web per intercettare il voto degli ex democristiani (della Margherita). Il suo alfiere sul territorio è il segretario provinciale del Pd del Potentino, Antonello Molinari. Vincenzo Folino. Il “signore” delle preferenze insieme ai Pittella e a De Filippo. In molti lo danno come favorito per il primo posto nelle Parlamentarie del 30 dicembre. Il presidente del consiglio, ex diessino (di cui è stato anche segretario regionale) è l’uomo di riferimento di tutta quell’area e non solo: dialoga anche con una parte degli ex colombiani e con la piccola “borghesia” del capoluogo. E’ l’unico che oltre a muoversi con le tecnologie ha svolto un incontro pubblico per presentare la propria candidatura. Antonio Luongo è l’altro deputato uscente del Pd di Basilicata. D’alemiano della prima ora, per anni è stato uno dei “manovratori” dell’intero centrosinistra lucano. Uomo di strategia più che di piazza in queste Primarie il suo risultato è legato agli equilibri interni e a quello che i big democratici fuori dai giochi per queste Primarie decideranno di fare. In buona sostanza c’è da vedere se i Pittella insieme a De Filippo riusciranno a portare ai seggi i propri sostenitori a favore di Luongo. Anche Lacorazza può essere decisivo per l’elezione di uno o dell’altro. Ci sono poi gli outsider del Potentino.Rocco Fiore. Consigliere comunale di Potenza, è il candidato ufficiale di Matteo Renzi e ha parlato proprio con il sindaco di Firenze prima di presentare la propria sfida. La sua speranza è che tutti i renziani del 25 novembre tornino ai seggi e gli affidino le proprie ambizioni di cambiamento. Angela Latorraca. E’ stato il sindaco di Moliterno ed è una dei dirigenti donna più apprezzate del Pd lucano. La sua candidatura nasce nell’area di centro del Pd ma potrebbe trovare sostenitori anche tra chi “spinge” per un rinnovamento vero. Lucia Sileo. Altra dirigente femminile del partito. E’ vicina al sindaco di Potenza Vito Santarsiero e potentina “doc”. Potrebbe essere la sorpresa del voto. Caterina Policaro , Maria Grazia Latronico e Roberta De Salvo si giocano la loro partita partendo contro pronostico ma con il vantaggio delle novità assoluta e con “poco da perdere”. Cambio di Provincia. Anche ne Materano sono 8 gli aspiranti per le il voto di domenica. Tra loro tre i big assoluti. E sono i tre senatori uscenti. Maria Antezza. La donna dei record. Prima a essere eletta presidente del consiglio regionale (per tre anni consecutivamente) e poi vera “signora” del voto nel Materano. Dalla sua ha il vantaggio del “genere” e la possibilità per la doppia preferenza di fare accordi con qualche candidato maschio senza compromettere le proprie ambizioni. Filippo Bubbico. Senatore uscente è il generale del Pd lucano ed è il massimo referente dell’area ex diessina del Materano. I rumors lo danno anche come possibile esponente della squadra di Bersani al governo se il segretario nazionale del Pd vincerà le elezioni. Carlo Chiurazzi. Anche lui è un senatore uscente. Rappresenta con qualche sfumatura diversa quello che Margiotta è nel Potentino. Chiurazzi rappresenta l’anima degli ex della Margherita nella seconda provincia lucana. Il destino dei tre big del Materano è legato anche ai meccanismi elettorali e alla divisione che ci sarà poi nelle liste tra aspiranti delle due diverse circoscrizioni. Ci sono quindi gli outsider che si giocheranno comunque le proprie carte. A partire da Mirna Mastronardi. Per lei vale lo stesso ragionamento fatto per Fiore. E’ la candidata ufficiale di Matteo Renzi. Tutto è legato a quanto i renziani si sentiranno attratti dalle urne domenica. Se l’area dei “rottamatori” che ha votato il 25 novembre risponderà alla chiamata allora tutto può accadere. Vittoria Purtusiello. Anche lei è stata vicina alle posizioni di Matteo Renzi nelle Primarie per la scelta del candidato premier ma la sua candidatura è stata quasi una sorpresa. Rischia di pestarsi i piedi con Mirna Mastronardi. Ci sono poi Pino Lacicerchia (sindaco di Craco), Vito Auletta e Maria Gallitelli che infoltiscono la “platea” di chi si propone in nome del rinnovamento. Ovviamente non è in lizza tra gli aspiranti alle Parlamentarie Roberto Speranza che in tutta probabilità guiderà la lista alla Camera dei deputati per le elezioni vere e proprie su “indicazione” personale di Pierluigi Bersani. Questo per i nomi. Per quanto riguarda le regole per il voto di domenica, oggi che la conferenza di presentazione nella sede del Pd regionale nella quale verranno illustrate modalità e dettagli. Si sa già comunque che le sedi dei seggi dovrebbero essere tutte confermate rispetto al voto di 4 settimane fa ma ci sarà una modifica negli orari. Non si voterà dalle 8 alle 20 ma questa volta i seggi resteranno aperti sino alle 21. Altra modifica: a Potenza città il seggio nelle scale mobili dall’ingresso di viale Dante sarà spostato a piazza XVIII agosto per la presenza della mostra dei presepi.