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RENDE (Cosenza) – E’ stato sospeso l’autista dello scuolabus di Rende che nei giorni scorsi ha fatto scendere un bambino di 10 anni dal mezzo perchè faceva un pò troppo chiasso, rinfacciandogli tra l’altro che il padre nemmeno pagava la retta per il trasporto scolastico. L’amministrazione comunale rendese s’è subito occupata del caso, organizzando anche un incontro tra l’autista e il papà del piccolo, che domani dovrebbero vedersi nella sede della «Rende Servizi», la società responsabile del trasporto scolastico nella cittadina alle porte di Cosenza, per un chiarimento.

A denunciare la vicenda è Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia. «E’ un atto inqualificabile – afferma Marziale – , che lede la dignità del minore, lo espone a pericoli e offende la società. Il fattaccio – secondo Marziale – ripropone drammaticamente un episodio già verificatosi in altre parti d’Italia, che rende intelligibile la diffusa mancanza di cultura del rispetto dei diritti e delle esigenze più elementari dei bambini e degli adolescenti. Sintomo di un decadimento morale che non autorizza una società a definirsi compiutamente civile e testimoniato anche da chi sui blog difende l’autista scrivendo che «ha fatto il suo dovere perchè se i figli non te li puoi permettere non li devi fare. È dal 1978 che si può porre rimedio legalmente».

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