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Ha sparigliato le già confuse carte in tavola del centrodestra l’annuncio di Berlusconi di voler scender in campo per le prossime elezioni politiche. Se non hanno perso tempo i fedelissimi lucani del Pdl, i senatori Cosimo Latronico e Guido Viceconte, hanno garantito un sostegno incondizionato, molto più scettico è il consigliere regionale Ganni Rosa che si dice molto più preoccupato dalla necessità di recuperare la credibilità di un partito «ormai compromessa». Ma il ritorno sulla scena politica del Cavaliere confonde anche le acque degli ex An. Ne è ben consapevole il senatore e coordinatore regionale di Futuro e libertà, Egidio Digilio, che per dicendosi «profondamente rispettoso per il travaglio interno», invita i suoi a seguire la strada del rinnovamento. «Protagonista del nuovo percorso non può essere un uomo solo ma al contrario la politica». Un percorso indicato dal presidente Fini «che abbandona lo schema del recinto pre-costituito e guarda oltre gli steccati ideologici». Quindi chiama i suoi a ritrovarsi intorno al sogno e il proposito di Futuro e Libertà, che «fin dalla sua costituzione è quello di offrire all’Italia un nuovo soggetto liberale ed europeista per archiviare in fretta l’immagine di un centrodestra caricaturale che ha negato ogni principio della storia della destra europea». «Un centrodestra – prosegue Digilio – con una marcata ed identificabile identità di destra sociale, perchè non abbia mai rinunciato a quegli ideali di An. L’opera di ricostruzione del nostro futuro, può e deve partire da qui: da una fase costituente nella quale patriottismo, legalità, innovazione e diritti civili devono costituire gli ingredienti indispensabili di una nuova stagione politica».
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