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 di PIERO CIRINO
ACRI – È morto nei giorni scorsi G.O., l’uomo di 49 anni al quale era stata diagnosticata la “malattia di Creutzfeldt – Jakob” (probabile).
L’uomo, imprenditore edile, residente in contrada Gammarossa, lascia moglie e due figli. Era da tempo costretto a letto, in condizioni che peggioravano di giorno in giorno.
Il referto dei sanitari dell’ospedale “A. Perrino “ di Brindisi parlava di “malattia di Creutzfeldt – Jakob(probabile) con stato di male epilettico non convulsivo e isolate crisi generalizzate tonico – cloniche. Ritenzione e sepsi urinaria”. 
Tutto è iniziato nello scorso mese di agosto, quando G.O. ha incominciato a manifestare atteggiamenti preoccupanti, “con disturbi alla memoria recente” e “disturbi del comportamento, con aggressività e allucinazioni visive e uditive”.
Il 14 agosto è stato ricoverato presso l’ospedale di Rogliano, da dove è stato dimesso quattro giorni dopo. A domicilio, l’uomo ha continuato a peggiorare, per cui è stato ricoverato il 23 agosto nel reparto di Psichiatria di Corigliano. 
Per il persistere della situazione, lo scorso 5 settembre è stato trasferito nel reparto di Neurologia dell’ospedale “A. Perrino” di Brindisi, sezione di terapia semintensiva.
Il paziente è stato dimesso lo scorso 2 ottobre, con miglioramento delle “manifestazioni epilettiche” e peggioramento del “quadro neurologico”. 
La famiglia aveva voluto rendere pubblica la notizia per far si che venissero effettuati controlli più serrati, in considerazione della possibilità che la malattia di G.O. potesse essere stata provocata dal consumo di carne infetta.

ACRI – È morto nei giorni scorsi G.O., l’uomo di 49 anni al quale era stata diagnosticata la probabile “malattia di Creutzfeldt – Jakob”, una delle patologie riconducibili al caso della “mucca pazza”. I riscontri definitivi possono arrivare solo dopo l’autopsia, ma il referto dei sanitari dell’ospedale “A. Perrino “ di Brindisi parlava chiaro: “malattia di Creutzfeldt – Jakob(probabile) con stato di male epilettico non convulsivo e isolate crisi generalizzate tonico – cloniche. Ritenzione e sepsi urinaria”. L’uomo, imprenditore edile, residente in contrada Gammarossa, lascia moglie e due figli. Era da tempo costretto a letto, in condizioni che peggioravano di giorno in giorno. 

Tutto è iniziato nello scorso mese di agosto, quando G.O. ha incominciato a manifestare atteggiamenti preoccupanti, “con disturbi alla memoria recente” e “disturbi del comportamento, con aggressività e allucinazioni visive e uditive”. Il 14 agosto è stato ricoverato presso l’ospedale di Rogliano, da dove è stato dimesso quattro giorni dopo. A domicilio, l’uomo ha continuato a peggiorare, per cui è stato ricoverato il 23 agosto nel reparto di Psichiatria di Corigliano. Per il persistere della situazione, lo scorso 5 settembre è stato trasferito nel reparto di Neurologia dell’ospedale “A. Perrino” di Brindisi, sezione di terapia semintensiva. Il paziente è stato dimesso lo scorso 2 ottobre, con miglioramento delle “manifestazioni epilettiche” e peggioramento del “quadro neurologico”. La famiglia aveva voluto rendere pubblica la notizia per far si che venissero effettuati controlli più serrati, in considerazione della possibilità che la malattia di G.O. potesse essere stata provocata dal consumo di carne infetta.

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