1 minuto per la lettura
BIVONGI – Ancora un attentato incendiario a danno di un’ impresa a Bivongi. L’intimidazione è avvenuta la notte scorsa nel cantiere della ditta Cogeur dei fratelli Carnovale lungo la centralissima via della Libertà dove, da qualche mese, sono in corso i lavori di costruzione del Centro Enologico voluto dal Comune di Bivongi e reso possibile grazie ad un finanziamento della provincia di Reggio Calabria.
Ad accorgersi dell’incendio sono stati i carabinieri che nel corso di un giro di perlustrazione notturna hanno notato il focolaio procedendo tempestivamente allo spegnimento.
Questa mattina gli operai della ditta appena arrivati sul cantiere hanno visto alcune tavole di abete interessate dal fuoco e hanno subito avvisato uno dei titolari dell’impresa, Mario Carnovale, che, dopo essersi messo in contatto con il maresciallo Mesiti della stazione dei carabinieri di Stilo, si è portato sul luogo del misfatto per verificare l’entità dei danni.
Sul posto, oltre al legname bruciato che doveva servire per l’allestimento delle casseforme della realizzanda struttura in cemento armato, è stata notata una bottiglia di plastica vuota che conteneva il liquido infiammabile utilizzato per l’innesco del fuoco.
L’impresa Cogeur, che opera nel settore dei lavori edili e dell’impiantistica e che dà lavoro ad una settantina di operai in tutto il comprensorio della Vallata dello Stilaro, tuttavia non è nuova a questo tipo di intimidazioni. Già in passato è stata oggetto dell’attenzione dei malviventi con un analogo attentato incendiario presso un cantiere nella vicina Pazzano e, ancora, con l’esplosione di alcuni colpi di pistola sulla serranda di uno dei garage dell’abitazione degli impresari sempre a Bivongi.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA