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Di fronte al solito Fazio buonista e inutile, ieri sera Monti ha potuto proclamare il suo verbo in materia di scuola; il presidente del consiglio, parlando senza contraddittorio e senza ricevere una domanda una degna di tale nome, ha ripetuto il solito refrain sugli insegnanti: “In alcune sfere del personale della scuola c’è grande conservatorismo e indisponibilità a fare anche due ore in più alla settimana, che avrebbero permesso di aumentare la produttività” e poi, ancora più grave, ha rincarato la dose tirando in ballo i ragazzi sostenendo che : “gli insegnanti sono aggrappati al passato da arrivare a trattare i loro studenti alla stregua di scudi umani”. Ora se è necessario ricordare, a lui e a anche a molti presidi, che la scuola non è un’azienda, ma una comunità educante, e non si dovrebbe parlare di produttività ma della crescita delle persone, è censurabile e quanto meno indegno il solo pensare che i docenti strumentalizzino gli allievi mandandoli allo sbaraglio nella protesta.
Monti dimostra di saper ben utilizzare il linguaggio strategico-militare, non a caso molte delle banche e delle multinazionali per le quali ha prestato la sua consulenza sono finanziatrici dell’industria bellica che ogni giorno è responsabile di guerra e morte. Stavolta però lo utilizza nell’ambito scolastico, e a sproposito; sappia il presidente del consiglio che gli unici scudi che conosciamo sono quelli di Leonida e di Enea, e quelli che utilizziamo sono i book block!
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