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«Sicuramente sarebbe stato più facile abolire del tutto le Province con una legge costituzionale avendo avuto a disposizione un’intera legislatura. Forse sarebbe stato un po’ più complicato decidere a chi attribuire i compiti delle Province senza far lievitare i costi: ed è questo che interessa ai cittadini». Ma il contesto, fa notare il ministro alla Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, era molto diverso. A pochi giorni dall’avvio del percorso parlamentare del decreto legge che ha tagliato alcune Province d’Italia, compresa quella di Matera, l’ex pretore di Potenza – che nel capoluogo ha fatto puntata istituzionale solo quindici giorni fa – fa una nuova dichiarazione: «Forse per questo i disegni di legge fermi in questi anni alla Camera e al Senato precedevano il riordino e non l’abolizione delle Province. Non sono in grado di dire se il decreto verrà convertito ma in un sistema democratico è fondamentale la distinzione dei ruoli: il Governo si è assunto la responsabilità del dimezzamento delle Province dando tra l’altro attuazione alla legge di spending approvata dal Parlamento. Ora saranno i partiti rappresentati in Parlamento a decidere se ridurre le Province o lasciare tutto com’è, magari ancora una volta per abolirle del tutto».

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