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CORIGLIANO (CS) – Sono 15 in tutto le persone finite agli arresti nel corso dell’Operazione «Bazar», volta a sgominare un’organizzazione dedita a furti, rapine, estorsioni e danneggiamenti, eseguita questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cosenza). Durante le indagini sono stati accertati 24 episodi di furto. Sequestrata anche una gioielleria, nella quale veniva riciclato oro rubato. In tutto sono 57 gli indagati. Tra gli arrestati, che non sarebbero legati alla criminalità organizzata, molti giovani incensurati. Durante l’operazione sono stati controllati 60 esercizi commerciali di ‘Compro Oro’ ed è stata recuperata numerosa refurtiva, tra cui un migliaio di litri di gasolio, targhe di autoveicoli, mezzi agricoli, un furgone e un’auto. Rinvenuti passamontagna, armi giocattolo prive di tappo rosso, grimaldelli e attrezzature per lo scasso. Scoperta anche un’estorsione, per una imposta guardiania, compiuta ai danni di un agricoltore, che i militari hanno poi convinto a collaborare. «Si tratta di un’operazione molto complessa, che ne ha messe assieme diverse altre», ha detto in conferenza stampa il capitano Pietro Paolo Rubbo, comandante della Compagnia dei militari di Corigliano. «Ci siamo dedicati ai furti negli appartamenti e ai ‘Compro orò, che sono le attività maggiormente utilizzate nella ricettazione di oro, provento dei furti. Svolgiamo queste attività da diversi mesi», ha aggiunto Rubbo. «E poi ci siamo concentrati anche sui furti nelle aree rurali, che spesso sono lasciati in secondo piano», ha spiegato il capitano.
Gli arrestati: Pietro Vincenzo Montalto, Davide Rosario Innacco e Antonio Longobucco, finiti in carcere e coinvolti nelle attività di ‘Compro oro’. Sempre per le attività di ‘Compro oro’, ma finiti ai domiciliari, sono Giovanni Battista Fino, titolare della gioielleria sequestrata, e Carmelina Scarcella. Per furto, ai domiciliari Marco Leo, Arturo Leo, Domenico Corina e Salvatore Pisano. Coinvolti in una presunta imposizione di guardiania Luigi Sabino, finito in carcere, Vincenzo Sabino, Angelo Caravelli e Giuseppe Morrone, ai domiciliari. Per rapina, finiti ai domiciliari Lorenzo Sposato e Romina Bevilacqua.
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