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E’ STATA una strage di uccellini, quella che si è consumata nel Cosentino: ben 827 piccoli uccelli, tra cui cardellini, verdoni, fringuelli, persino ballerine e minuscoli verzellini, tutti protetti dalla legge, sono stati abbattuti nelle campagne di Bisignano e poi conservati in una cella frigorifera, stipati in 14 buste di plastica, in attesa di essere trasferiti in provincia di Brescia, la zona di provenienza dei tre bracconierin sorpresi dalla polizia provinciale.
«Quella scoperta a Bisignano rappresenta pertanto solo la punta di un iceberg fatto di illegalità diffusa sulla quale troppo spesso si preferisce chiudere un occhio» ha commentato il Wwf Calabria in una nota nella quale ci si complimenta per «la brillante operazione antibracconaggio».
Ogni anno in Calabria, sottolinea il Wwf, «si registrano episodi del genere, che vedono come protagonisti cacciatori “in trasferta” da diverse regioni italiane, che continuano a considerare la nostra regione come una terra di nessuno, anche dal punto di vista venatorio, visto e considerato che le loro scorribande non risparmiano neppure uccelli che pesano pochi grammi, forti della carenza di controlli e talvolta della interessata complicità di persone del luogo».
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