1 minuto per la lettura
NON c’è pace per i rilievi montuosi del Cosentino: anche la Sila, adesso si mette a tremare. Per due volte, nella notte, i sismografi hanno rilevato attività nel sottosuolo, ad una profondità di circa 17 chilometri e a distanza di cinque minuti: la prima volta alle ore 3.36, la seconda alle 3.41. Tanti i comuni che rientrano nel raggio di 10 chilometri dall’epicentro: da Aprigliano a Zumpano, da Rogliano a Spezzano della Sila. E c’è anche Cosenza. La magnitudo, però, è rimasta bassa, attestandosi su un livello di 2.1
Ben più consistente, invece l’attività sul Pollino, nella zona colpita venerdì notte da una scossa di magnitudo 5, che ha fatto scattare l’allarme dopo un lungo periodo di tensione legato allo sciame sismico attivo da anni. Stanotte è stato un continuo: da ieri sera la terra ha tremato alle 18.01, alle 21.57, alle 0.24, alle 3.24, alle 5.12 e alle 5.55. Il picco di intensità ha raggiunto 2.6, una quota che nelle vallate si sente con chiarezza. E che, ai nervi scossi delle persone che vivono con l’incubo terremoto, ha portato un’altra dose di ansia.
Redazione web
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA