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MORMANNO (CS) – «Assicuro un ricordo nella preghiera per le popolazioni della Basilicata e della Calabria che hanno subito un terremoto nei giorni scorsi». Lo ha affermato Benedetto XVI al termine dell’Angelus, durante il saluto ai pellegrini di lingua italiana, esprimendo così la sua vicinanza ai terremotati dell’area del Pollino. La popolazione dell’area interessata dal sisma dorme ormai da due notti fuori casa. Il sisma più importante di magnitudo 5 si è verificato all’1.05 della notte tra giovedì e venerdì ma è stato solo il più forte di una serie di scosse che lo hanno preceduto nel corso dell’ultimo anno e che lo stanno seguendo facendo registrare nella giornata di oggi diverse scosse di entità minore e due sismi di magnitudo 3.1 nella notte e 3.2 nel corso della mattina. La paura, in queste ultime ore, si è ormai trasformata in psicosi tra la popolazione. Sono in molti tra gli abitanti dei centri interessati dallo sciame sismico che si rifiutano ancora di fare rientro nelle loro case e che preferiscono dormire in auto. Solo a Mormanno sono stati oltre 500 a fare questa scelta. «Abbiamo ancora troppa paura – ha detto uno di loro – e fino a quando questa situazione non sarà del tutto superata continueremo a dormire in auto. I disagi che ne derivano rappresentano un problema secondario rispetto a quello principale: il terrore di dormire in case che potrebbero crollare a causa di una scossa più forte, seppellendo noi ed i nostri figli».

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