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Una delle attività lavorative che ha maggiormente caratterizzato i calabresi all’estero è stata ed è, certamente, la ristorazione. A Toronto e nel suo hinterland si annoverano migliaia di locali calabresi. Uno dei più noti è LA REGINA, aperto nel settembre 1967. Oggi è gestito dai coniugi Rocco Femia ed Anna Spizzirri.

Lui, nato l’8 luglio 1949 a Gioiosa Ionica (RC), ha scelto la via del nuovo mondo a quasi ventidue anni, il 5 maggio 1971. In paese faceva il barbiere, nel salone del mitico “mastru Roccu”. Dopo un mese dal suo arrivo nell’Ontario si mette in gioco nella pizzeria dei fratelli Attilio, Corrado, Domenico ed Ettore Pugliese, anch’essi gioiosani. Il loro locale ha sempre fornito lavoro a decine di compaesani (oggi è ancora gestito da Ettore. Attilio e Corrado sono nel frattempo deceduti, mentre Domenico scelse di tornare in Calabria, per aprire una concessionaria Fiat che negli anni ’80 fu tra le più importanti). Siamo al 3010 di Dundas Street a Juntion, quartiere dove sono insediate comunità maltesi e polacche. Rocco rimane fino al 6 settembre 1977, quando decide di aprire un proprio locale, in società con i colleghi di lavoro e compaesani Mario Lombardo e Franco Loccisano. Sono sempre nella stessa strada, al 4722, ma nel quartiere Etobicoke. Il 15 ottobre 1980 vendono, per acquistare appunto La Regina, nel quartiere Little Italy. Nel corso degli anni i due suoi soci hanno poi intrapreso strade diverse.

Lei è nata a Marano Marchesato (CS) da dove è andata via con i genitori a quindici anni, “senza che venissi interpellata se fosse ciò che volevo”. Con Rocco sono vicini di casa, ma si conoscono dopo molti anni “a causa dei suoi orari di lavoro impossibili”. Galeotto fu un incontro in macelleria e convolano a nozze il 19 maggio 1980.

Rocco ed Anna portano avanti questa pizzeria e trattoria calabrese insieme, “aperto tutti i giorni a pranzo e cena tranne Natale, Capodanno e Pasqua”, mi raccontano con orgoglio. Veri stacanovisti. Durante la settimana è chiuso solo domenica a pranzo. Nonostante dispongano di soli quaranta posti a sedere, danno lavoro a dieci persone, “anche grazie all’asporto, con consegna a domicilio”.

Little Italy si estende per circa tre chilometri. Due volte l’anno la zona viene chiusa al traffico, per consentire lo svolgimento delle feste dei “sapori d’Italia”. A giugno “taste of Italy”, a settembre “tarantola”. Non di rado vengono chiamati gruppi musicali calabresi per allietare i tanti partecipanti. Tra questi anche i TaranProject di Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea.

I coniugi Femia hanno un figlio trentenne, Giuseppe. Si è laureato in medicina a Sidney, dove ora svolge la specializzazione. Papà e mamma ritengono “difficile che venga via dall’Australia”.

Provo a chiedere loro dove immaginano di trascorrere gli anni a venire. La risposta è molto incerta: “forse in Australia da nostro figlio, forse in Calabria”. Nella periferia di Gioiosa, intanto, si sono sistemati una casetta.

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