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Una delle attività lavorative che ha maggiormente caratterizzato i calabresi all’estero è stata ed è, certamente, la ristorazione. A Toronto e nel suo hinterland si annoverano migliaia di locali calabresi. Uno dei più noti è
Lui, nato l’8 luglio
Lei è nata a Marano Marchesato (CS) da dove è andata via con i genitori a quindici anni, “senza che venissi interpellata se fosse ciò che volevo”. Con Rocco sono vicini di casa, ma si conoscono dopo molti anni “a causa dei suoi orari di lavoro impossibili”. Galeotto fu un incontro in macelleria e convolano a nozze il 19 maggio 1980.
Rocco ed Anna portano avanti questa pizzeria e trattoria calabrese insieme, “aperto tutti i giorni a pranzo e cena tranne Natale, Capodanno e Pasqua”, mi raccontano con orgoglio. Veri stacanovisti. Durante la settimana è chiuso solo domenica a pranzo. Nonostante dispongano di soli quaranta posti a sedere, danno lavoro a dieci persone, “anche grazie all’asporto, con consegna a domicilio”.
Little Italy si estende per circa tre chilometri. Due volte l’anno la zona viene chiusa al traffico, per consentire lo svolgimento delle feste dei “sapori d’Italia”. A giugno “taste of Italy”, a settembre “tarantola”. Non di rado vengono chiamati gruppi musicali calabresi per allietare i tanti partecipanti. Tra questi anche i TaranProject di Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea.
I coniugi Femia hanno un figlio trentenne, Giuseppe. Si è laureato in medicina a Sidney, dove ora svolge la specializzazione. Papà e mamma ritengono “difficile che venga via dall’Australia”.
Provo a chiedere loro dove immaginano di trascorrere gli anni a venire. La risposta è molto incerta: “forse in Australia da nostro figlio, forse in Calabria”. Nella periferia di Gioiosa, intanto, si sono sistemati una casetta.
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