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REGGIO CALABRIA – Scontro a distanza tra il segretario del Pdl Angelino Alfano e il ministro Cancellieri sullo scioglimento del Comune di Reggio. Dopo che Alfano ieri aveva criticato la decisione del Governo affermando che «penalizza e condanna un’intera comunità e non rafforza la presenza dello Stato in questa parte di Paese», ed esprimendo la propria «solidarietà a tutti quegli amministratori che, col sindaco di Reggio, Demetrio Arena, hanno fatto della trasparenza, della moralità e della legalità, elementi cardine dell’azione politico amministrativa in questi anni». Il ministro Cancellieri ha replicato citando Kant e rimarcando di aver preso la propria decisione in tutta coscienza: «Io credo che ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opiniono come vuole, io so solo quali sono i miei imperativi caregorici: la legge morale dentro di me e il cielo stellato sopra di me».
Un botta e risposta in cui si inserisce anche il governatore Giuseppe Scopelliti il quale intervistato dal giornalista Maurizio Belpietro durante la trasmissione di Canale 5 “La telefonata di Belpietro” ha rimarcato di «non aver avuto il piacere di essere chiamato dal ministro Cancellieri per dare come presidente di Regione un contributo e per spiegare cosa è stato fatto dal Comune a Reggio Calabria contro la ‘ndrangheta. Quando governava il centrosinistra – ha aggiunto Scopelliti – sono state costituite le società miste che oggi sono messe in discussione nella relazione della Commissione d’accesso. Quando io ho governato ho messo in campo azioni concrete contro la criminalità organizzata, come l’utilizzo del 90 per cento dei beni confiscati. La politica viene indicata come la responsabile di tutti i mali, ma le vicende vanno recuperate al buon senso delle istituzioni. Se ci sono responsabilità singole, che sono peraltro tutte da dimostrare, non se ne può dedurre un condizionamento generale del crimine organizzato su tutta la gestione amministrativa del Comune e non può pagarne le conseguenze, dunque, tutta la comunità reggina». Secondo Scopelliti, «la scelta del Governo di sciogliere il Comune indebolisce decisamente lo Stato e non rappresenta una conquista per la democrazia».
Nel corso della trasmissione, inoltre, il governatore ha voluto precisare, in riferimento all’inchiesta che ha coinvolto l’assessore regionale lombardo Zambetti, che «non è mai successo che qualcuno abbia comprato voti per me». La circostanza sarebbe emersa in una intercettazione, pubblicata oggi dal Giornale, in cui una delle persone coinvolte nell’inchiesta, Eugenio Costantino, parlando col padre dice: «Con Scopelliti hai visto come hanno fatto? Sono andati là…li hanno pagati ed hanno comprato i voti. Se non paghi i voti non vinci». Scopelliti ha chiarito, inoltre, che «nei confronti di questi balordi procederò attraverso i miei legali per citarli nelle sedi dovute. Il problema di fondo è che ognuno ormai parla a ruota libera. Poi però occorre che chi di dovere trovi i riscontri a ciò che viene detto».
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