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COSENZA – I quattro lavoratori che erano saliti su una ciminiera della centrale Enel del Mercure hanno sospeso la protesta. La decisione è stata presa dopo che il Ministero dell’Ambiente ha autorizzato il Parco del Pollino a valutare anche il contesto socio-economico del territorio in cui sorge l’impianto. I lavoratori, comunque, mantengono l’attenzione sugli sviluppi della vicenda anche in attesa dell’esito della riunione convocata per martedì dal prefetto di Cosenza, Cannizzaro. 

Intanto, la Comunità del Parco nazionale del Pollino è stata convocata per il prossimo 15 ottobre con all’ordine del giorno la problematica relativa alla riattivazione della Centrale del Mercure.   Lo ha reso noto l’ufficio stampa del Parco specificando che «la decisione, assunta dal Presidente, Sandro Berardone, d’intesa con il Presidente del Parco, Domenico Pappaterra, è stata fortemente sollecitata dalle Istituzioni regionali, dalla Prefettura di Cosenza e dalle organizzazioni sindacali di categoria a seguito della drammatica protesta di alcuni lavoratori dell’impianto che sono saliti sulla ciminiera della centrale creando una situazione di oggettiva preoccupazione».  

Nel comunicato è anche sottolineato che «in queste ore anche il Ministero dell’Ambiente ha formalmente invitato gli organi del Parco, a partire dalla Comunità del Parco, ad un’attenta e rigorosa valutazione, per approfondire i diversi profili della vicenda, per salvaguardare le ragioni della tutela ambientale nell’attuale cornice di difficoltà socio-economica in cui si dibatte il Paese, rafforzando così i legami del Parco stesso con il territorio circostante e le relative problematiche socio-economiche. Si spera che la convocazione della Comunità del Parco intanto induca i lavoratori a desistere dalla loro protesta e possa servire a creare un clima di agibilità nelle sedi decisionali a partire dalla conferenza dei servizi del 10 ottobre dedicata alle audizioni di tutti i soggetti che hanno fatto richiesta di essere ascoltati prima della decisione finale, e dalla Comunità del Parco che dovrà discutere senza pregiudizi di sorta, ma nell’esclusivo interesse delle popolazioni locali». 

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