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REGGIO CALABRIA – Il gup di Reggio Calabria, Antonio Scortecci, ha condannato, in rito abbreviato, a 3 anni e 2 mesi di detenzione i due medici imputati nell’ambito del procedimento stralcio scaturito dall’operazione «Reale-Ippocrate». Sono accusati di concorso in falsa attestazione in atti destinati all’autorità giudiziaria e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, aggravati dalle finalità mafiose.
I due camici bianchi condannati sono: Francesco Moro, medico del Pronto Soccorso dell’ospedale di Locri, e Gabriele Quartucci, titolare della casa di cura «Villa degli Oleandri» di Mendicino, nel cosentino. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm della Direzione distrettuale antimafia Giovanni Musarò, che aveva chiesto una condanna pari a 4 anni e 8 mesi, si sarebbero adoperati in favore di Giuseppe Pelle, presunto boss dell’omonima cosca di San Luca, nel reggino, a uscire dal carcere a causa di presunte patologie neuropsichiatriche incompatibili con il regime detentivo.
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