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BRIATICO – La segnalazione era partita nel maggio scorso dal rappresentante territoriale del governo di Vibo, Michele Di Bari che ne aveva contestualmente chiesto il ritiro della licenza per quell’attività recettiva nella quale sarebbero emerse ingerenze di esponenti della criminalità. E nella giornata di ieri l’hotel in questione sito lungo la splendida costa degli dei, nel Vibonese, è stato chiuso. Al suo interno non vi era più nessuno. E non perché la stagione turistica estiva è terminata. Ma proprio perché era stata la commissione prefettizia che governa il comune rivierasco dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose dello scorso 21 gennaio, a chiederne, di fatto, la chiusura.
Questo a seguito di una riunione di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi lo scorso weekend in prefettura (lo stesso in cui si è discusso dell’episodio relativo all’intimidazione al vicesindaco di Pizzo). In quella sede era stata, come detto, sollecitata la proprietà ad abbandonare i locali nel rispetto della normativa di legge.
E nella giornata di ieri l’hotel in questione, il Green Garden, aveva i cancelli serrati. Chiusi. La decisione è stata presa anche a seguito della pronuncia del Tribunale amministrativo della Calabria presso il quale si erano rivolti i titolari presentando ricorso contro quella che era stata l’iniziativa del prefetto Di Bari. I giudici amministrativi hanno vagliato le carte e dato parere negativo. Questo ha, dunque, sancito la chiusura della struttura ricettiva del popoloso centro costiero.
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