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REGGIO CALABRIA – «Abbiamo buoni e fondati motivi per ritenere che l’Aeroporto Tito Minniti ad oggi non corra alcun rischio declassamento e, anzi, siamo certi che rimarrà tra i primi trenta aeroporti italiani così come prevede il vero piano che il Governo approverà entro fine anno». Lo afferma il presidente della Sogas, la società di gestione dell’aeroporto Carlo Alberto Porcino. «D’altronde – prosegue – se si comprende il significato esatto delle parole pronunciate dallo stesso viceministro Mario Ciaccia e se si conosce quanto abbiamo posto in essere da quando ci siamo insediati alla guida della Sogas si capisce facilmente che si è trattato di un falso allarme. Lo stesso Ciaccia non ha esitato a dichiarare che il nuovo Piano nazionale degli aeroporti sarà pronto entro l’anno e prevederà un taglio del numero degli aeroporti operanti, ma le anticipazioni uscite su Repubblica che parla di meno di 40 poli non sono esatte. Più chiaro di così. Da fonti autorevoli sappiamo che il Governo, alla fine pur adottandone le linee di principio e l’impostazione generale non formalizzerà tali determinazioni. Anche la classificazione degli aeroportuali sarà differente. Ovviamente in questi casi la prudenza è d’obbligo poichè sappiamo bene che, anche di fronte alle nostre certezze, l’imponderabile potrebbe sempre nascondersi dietro l’angolo ed è per questo che stiamo molto attenti». «La Sogas – afferma Porcino – fino ad oggi ritengo abbia ben poco da rimproverarsi. Da quando ci siamo insediati grazie alla fiducia accordataci dai soci e su tutti dalla Provincia di Reggio Calabria guidata dal Presidente Raffa, nostro attuale socio di maggioranza assoluta, abbiamo percorso un cammino le cui tappe hanno sostanzialmente anticipato le logiche di riduzione degli sprechi e di ‘spending review’. L’Aeroporto dello Stretto, stando ai dati pubblicati sul sito di Assaeroporti, si presenta dal punto di vista dei dati di traffico passeggeri come uno dei pochissimi aeroporti che riporta nell’ultimo semestre un segno più. Solo 16 su 38 aeroporti monitorati non si contraddistinguono per una riduzione di traffico. E pensare che ancora si tratta di risultati che raccontano di una clientela tutta proveniente da voli nazionali non low cost. Infatti al momento non vengono operati voli internazionali da parte delle compagnie presenti. I dati di traffico del Tito Minniti non sono poi ‘corroboratì statisticamente dai ‘comodi numerì relativi ai transiti poichè a Reggio attualmente non vi sono voli di linea che facciano semplicemente scalo in aeroporto». «Un discorso a parte – conclude Porcino – merita il trasporto cargo. L’Aeroporto dello Stretto da Napoli in giù è l’unico sito aeroportuale dove esiste un posto di dogana eppure oggi non vi sono ancora operatori interessati a dare vita ad un adeguato trasporto cargo merci da questo scalo».
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