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E’ STATO un ferragosto “ballerino” per il suolo calabrese: tre scosse sismiche sono state registrate nell’arco della giornata in zone diverse fra loro. E stavolta non c’entra lo sciame che dall’autunno scorso è in azione nell’area del Pollino.

Si è cominciato la mattina presto, alle 4.11, con un fenomeno di magnitudo 2.1 registrato nel mar Tirreno, davanti alla costa cosentina. L’epicentro è stato a meno di dieci chilometri dai territori di San Lucido, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio, Falconara Albanese e Belmonte Calabro. Il terremoto, partito da una profondità di 54 chilometri dalla crosta terrestre, non ha avuto conseguenze su persone o cose.

La scossa più forte della giornata è stata però quella registrata alle 13.10 nella Sila Catanzarese. I rilevatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato una magnitudo 2.4, con epicentro a cavallo dei comuni di Andali, Belcastro, Botricello, Cropani, Petronà Sellia Marina e Sersale. Un’ultima scossa, con magnitudo anch’essa 2.4 è stata infine rilevata dagli strumenti alle 22.56 al largo del versante jonico reggino, ma l’epicentro era distante dalle coste più di 20 chilometri.

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