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COSENZA – I lavoratori dell’Arssa sono scesi in piazza stamattina a Cosenza, occupando anche la strada antistante la sede di viale Trieste dell’Agenzia. A riferirlo è un comunicato di Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Cosenza. Al centro della protesta il mancato pagamento dello stipendio di luglio e della quattordicesima. I lavoratori sono stati ricevuti dal commissario dell’Arssa, Maurizio Nicolai. «Durante l’incontro – è detto nella nota dei sindacati – è stato ribadito come l’Agenzia non sia in deficit e, di conseguenza, i fondi per pagare i dipendenti ci sono. Mancano, però, i trasferimenti da parte dell’assessorato regionale al Bilancio.
«C’è molto malumore tra i lavoratori – sostengono Cgil, Cisl, Uil e Ugl – non solo perchè non hanno ricevuto l’ultima mensilità, ma soprattutto perchè non c’è certezza sui tempi di erogazione di quanto dovuto. Chiediamo quindi alla Regione che il problema venga risolto al più presto e che per il futuro il pagamento degli stipendi venga programmato per tempo e avvenga con puntualità. È giusto pensare di riformare l’ente, ma bisogna partire dalle cose basilari, come appunto l’eorgazione degli stipendi».
A preoccupare i dipendenti dell’Arssa, infatti, accanto alla questione arretrati, il destino più complessivo dell’Agenzia, oggetto di una riforma dai contorni ancora non ben definiti. «I sindacati – è scritto ancora nel comunicato – sono pronti a dare il loro contributo di idee che ruotano attorno a dei principi che riteniamo imprescindibili. La riforma di Arssa e Afor deve essere fatta in maniera organica e complessiva. Bisogna poi tutelare il lavoro e la qualità dei servizi ed è necessario allontanare qualsiasi ipotesi di privatizzazione degli enti strumentali della Regione». Proprio sulla riforma dell’Arssa e, in particolare, sul futuro dei lavoratori dell’ex Esac impresa e degli impianti di risalita di Camigliatello e Lorica, Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Cosenza hanno organizzato una conferenza stampa per venerdì 10 agosto a Camigliatello Silano.
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