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REGGIO CALABRIA – Diverse attività commerciali, del valore di circa 12 milioni di euro, sono state sequestrate dalla Polizia a presunti esponenti della ‘ndrangheta in Calabria ed in provincia di Torino. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, Sezione Misure di Prevenzione, che ha accolto la proposta avanzata dal Questore della città dello Stretto, Guido Longo. Il sequestro è stato eseguito a Siderno ed a Torino-Orbassano dagli uomini del Commissariato di Siderno, della Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria e da personale della Divisione Anticrimine della Questura di Torino. Tra i beni sequestrati, quattro attività commerciali riconducibili a Michele Correale, 53 anni, detto «U Zorru» attualmente detenuto perchè coinvolto, per il reato di associazione mafiosa, nelle operazioni denominate «Crimine» e «Bene Comune – Recupero» eseguite a Siderno nel 2010. A carico di Correale grava anche una condanna definitiva sei anni e quattro mesi di reclusione riferita al reato di coltivazione di sostanza stupefacente. A Torino gli agenti della locale Questura hanno contemporaneamente sequestrato altre due società, una delle quali era gestita da Cosimo Catalano Cosimo, 38 anni, nipote di Correale, arrestato l’8 giugno 2011 nell’ambito dell’operazione denominata «Minotauro» coordinata dalla magisratura di Torino. Dagli atti dell’ordinanza risulta che Catalano sia stato afiliato alla ‘ndrangheta. Correale, a sua volta, è indicato dagli atti giudiziari come componente del clan Commisso di Siderno. Il sequestro ha colpito in due aree geografiche differenti, Piemonte e Calabria. Luoghi collegati tra di loro, secondo gli inquirenti, «da una fitta rete di legami mafiosi riscontrati da prima nell’operazione «Crimine» e successivamente chiariti nell’operazione denominata «Minotauro» che ha portato all’arresto di oltre 100 persone».
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