1 minuto per la lettura
REGGIO CALABRIA – Un consigliere comunale del centrodestra e un consigliere provinciale del centrosinistra. Rispettivamente Dominique Suraci e Rocco De Angelis sono all’epoca dei fatti amministratori in carica: il primo è nella maggioranza che sostiene il sindaco Giuseppe Scopelliti, il secondo in quella a sostegno del presidente dell’amministrazione provinciale Giuseppe Morabito. Entrambi, non indagati, si ritrovano con il presunto boss Giulio Lampada, arrestato il 30 novembre nell’operazione della Dda di Milano, che ha tra l’altro portato in manette il magistrato Vincenzo Giglio, il consigliere regionale del Pdl Franco Morelli, l’avvocato Vincenzo Minasi e successivamente anche il gip del tribunale di Palmi Giancarlo Giusti. Il luogo degli incontri con Lampada sono al bar-ristorante “Via Veneto”. E’ il 23 febbraio 2010, e siamo ad un mese dalle consultazioni regionali. Ecco cosa viene riportato nell’informativa della squadra mobile di Reggio Calabria allegata agli atti del procedimento a Milano a carico della cosca Valle-Lampada.
In tutto sono undici le persone che vengono notate in compagnia di Lampada, e quasi tutte vengono identificate dalla polizia. Alle 13.50 Giulio e Francesco Lampada già si trovano all’interno del locale a pranzo con altre persone. Alle ore 14.30 Francesco Lampada si allontana dal ristorante ala guida dell’autovettura e rientra un quarto d’ora dopo in compagnia con l’avvocato Mario Giglio.
SULL’EDIZIONE CARTACEA DI OGGI IL SERVIZIO COMPLETO A FIRMA DI MICHELE INSERRA
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA