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COSENZA è pronta per essere ridisegnata di sana pianta. Un progetto ambizioso, quello del Comune, che parte dall’illuminazione di viale Mancini, passa per le piste ciclabili, attraversa il rifacimento degli uffici pubblici e approda nel progetto di una grande piazza. Non molto tempo fa fu proprio il sindaco Occhiuto a mostrare al cronista i rendering di tutti i progetti in cantiere: dalla via degli artisti sul lungo fiume, al progetto di riqualificazione dell’autostazione, fino a piazza Bilotti e all’illuminazione artistica dei monumenti. 

Ovvio che, per un disegno così ambizioso, ci sia bisogno di tecnici di fiducia. E allora ecco l’elenco dei consulenti, a chiamata diretta, di cui Occhiuto si servirà, per dare corpo a quelle che, fino ad oggi, sono solo splendide fotografie. Un esercito di architetti alcuni dei quali ben conosciuti dal sindaco, per averci lavorato insieme.

PIAZZA BILOTTI – Iniziamo dall’opera simbolo del passaggio di Occhiuto alla guida della città: piazza Bilotti. Dell’iter per l’aggiudicazione della gara, dell’unica ditta che ha partecipato, dell’indagine della Procura, della commissione di alta vigilanza, coordinata dall’architetto Stefania Frasca, è stato detto molto e ampiamente. Quello che, invece, non tutti sanno è che per supportare la redazione del progetto preliminare di “riqualificazione e rifunzionalizzazione ricreativo-culturale di piazza Bilotti e realizzazione parcheggio interrato”, il Comune ha fatto ricorso a un professionista esterno. 

A redigere il progetto posto a base della gara è stato chiamato l’architetto Antonio Spadafora, membro dello staff dello studio Occhiuto e organizzatore della manifestazione donnicese meglio nota come Sagra dell’uva. Il compenso per il suo supporto, essendo il lavoro un affidamento diretto, non potrà essere superiore ai 40mila euro. Che, si sommano ai 100mila della commissione di alta vigilanza.

ILLUMINAZIONE. Una delle arterie nodali per smaltire il traffico della nostra città, viale Mancini, è anche traiettoria preferita per podisti e ciclisti, oltre che sede delle due fiere che fino ad oggi hanno attratto tanti cosentini, in preparazione di quella post-estate che verrà. Naturale che, per un viale così strategico, ci fosse bisogno di una riaggiustatina. Così il Comune decide di rinnovare l’impianto di illuminazione. La spesa complessiva per questa operazione è di 420mila euro, soldi che saranno garantiti da un mutuo. Ma c’è pur sempre bisogno di qualcuno che faccia il progetto. E siccome in Comune il personale interno è impegnato in altri incarichi, come si legge nella delibera di affidamento, si rende necessario ricorrere a professionisti esterni anche questa volta. A chi andrà questo incarico? In un primo momento all’architetto Angela Carbone, consigliere dell’Ordine e stimata dal sindaco per le sue capacità (tanto da averle affidato anche la ristrutturazione del Municipio). Poi, però, a un certo punto l’architetto rinuncia al lavoro e ai relativi 18mila 285 euro di questo in carico in favore di un altro collega. La rinuncia avviene ad ottobre, tramite lettera. Le subentra l’architetto Gianfranco Cundari, noto alle cronache mondane in quanto direttore tecnico del Lungofiume. Il suo compenso, per il primo stralcio, è calcolato 32mila e 775 euro.

PISTE CICLABILI. Cosenza città sostenibile. Dalla circolare veloce alle biciclette. Palazzo dei Bruzi pensa quindi alla realizzazione di nuove piste ciclabili su viale Mancini. Per reperire un tecnico che stili un progetto, però si pone sempre lo stesso problema: in Comune non se ne trovano e così si procede all’affidamento esterno. In ballo ci sono 500mila euro di lavori, di cui 200 saranno finanziati dal ministero dell’Ambiente guidato da Corrado Clini. Per progettazione preliminare esecutiva e definitiva nonché direzione dei lavori viene ingaggiato ancora l’architetto Cundari, compensato, per il primo stralcio, con 15mila e 799 euro, che sommate alle 32mila 7755 che riportavo dalle luci fa oltre 48mila (Iva compresa). I lavori vengono affidati alla ditta Le Pera Stefano illuminazione di Mangone, società specializzata nel settore delle luminarie artistiche per feste patronali.

PALAZZO DEI BRUZI. Il 9 gennaio 2011 il progetto di ristrutturazione di Palazzo di città riceve parere favorevole del dirigente Ugo Dattis sulla copertura finanziaria. Duecentomila euro per eseguire i lavori dell’ingresso, con relativi tornelli. Per realizzarlo viene utilizzato il mutuo che la giunta Perugini aveva contratto per il sottopasso corso Mazzini-viale Trieste (un milione 586mila 198 euro). Da qui l’urgenza improcrastinabile di eseguire i lavori e l’affidamento per cottimo fiduciario. L’appalto se l’aggiudica la Tierre srl di Castrolibero, col ribasso del 26.38%. Per il progetto serve sempre un professionista, il personale è sempre impegnato e allora la consulenza viene affidata all’architetto Angela Carbone, che già avrebbe dovuto occuparsi di viale Mancini. Per lei 21mila 723 euro di compenso.

ILLUMINAZIONE ARTISTICA. Ad un concreto intervento su strade e pubblica illuminazione la giunta dà il via libera il 4 luglio 2011, il Consiglio ratifica qualche giorno dopo una spesa di 550mila euro da sostenere tramite mutui il cui ammortamento sarà a carico della Regione. Per la progettazione servono dei professionisti esterni e il Comune decide di affidarla agli architetti Benito Canetti, tesoriere dell’Ordine e candidato alle scorse elezioni a sostegno di Occhiuto e Giancarlo Filice, per prestazioni professionali complessive da 39mila euro e 780. Il primo sarà direttore dei lavori, il secondo direttore operativo. C’è poi una parte artistica, la cui direzione è affidata alla Cannata e partners lighting design di Benevento. «L’amministrazione – si legge nella determina – intende dare maggior rilievo all’aspetto artistico e architettonico, con sistemi illumino-innovativi».

GLI ESPERTI. Ricapitolando: Cundari, Spadafora, Filice, Canetti, Frasca, Carbone sono gli architetti di fiducia del Comune. C’è poi tutto un aspetto di macro-progettazione, affidata ad altri professionisti, che hanno collaborato con Occhiuto nella sua professione privata e quindi godono della sua massima fiducia. Uno è Mario Capalbo, che con un ultimissimo incarico è stato nominato membro di supporto al Rup per 15mila euro.  Poi ci sono i membri del suo staff: l’architetto Lorenza Tucci, dirigente del settore urbanistica (44mila euro), Domenico Cucunato, dirigente dei lavori pubblici (46mila e 200) e l’ingegnere Marcello Falbo, per il supporto alla pianificazione del territorio.

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