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COSENZA – Gli amministratori della casa di cura Villa verde prendono le distanze dall’inchiesta giudiziaria che ha travolto quattro medici, tra i quali il direttore sanitario della clinica, Luigi Arturo Ambrosio, e uno psicologo, Franco Antonio Ruffolo, in servizio nella clinica. L’accusa per loro è di aver favorito il boss di Cassano Jonio, Antonio Forastefano, offrendo una perizia falsa sulle sue condizioni di salute per fargli evitare il carcere.

L’amministratore unico della casa di cura, si è affrettato però a precisare che gli avvenimenti contestati «si riferiscono ad un periodo che, se non è remoto nel tempo, è certamente lontano anni luce dal nuovo corso, virtuoso e in piena legalità ormai intrapreso da più anni, negli atti e nei comportamenti, dalla casa di cura Villa Verde». 

Dalla società è stato espresso anche «dispiacere» per il fatto che «i titolari dell’indagine abbiano attribuito alla stessa il nome della struttura perché, così facendo, hanno di fatto veicolaro l’immagine di una struttura dedita ad azioni criminose». Immagine che, concludono da Villa Verde «fortemente respingiamo e per la qual cosa vibratamente protestiamo».

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