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REGGIO CALABRIA – Viene alla luce un vero e proprio mercato di ingenti proporzioni in cui alcuni proprietari hanno pensato bene di mettere a frutto i loro immobili ma nascondendo l’attività svolta al fisco e allo Stato. I finanziari, infatti hanno scoperto un giro di canoni di locazione “in nero” e redditi non dichiarati per circa 120.000 euro. Questo il bilancio dell’intensa attività di monitoraggio che ha visto impegnati, sin dall’inizio dell’anno, i finanzieri della Tenenza di Melito Porto Salvo sul fronte della lotta all’evasione fiscale nel settore delle locazioni immobiliari. Nell’ottica di contrastare il fenomeno dell’economia sommersa, le Fiamme Gialle della cittadina ionica hanno passato al setaccio le posizioni di diversi soggetti titolari di patrimoni immobiliari. Grazie all’attività condotta con l’ausilio della banche dati in uso al Corpo ed al controllo economico sul territorio, i militari melitesi hanno scovato diversi proprietari di immobili i quali, dopo la stipula dei contratti di affitto, hanno ben pensato di eludere i controlli del Fisco, non dichiarando i proventi percepiti dagli immobili concessi in locazione. PUna volta accertata la proprietà e la dazione in locazione, immediatamente, la Finanza ha avviato i controlli tributari scoprendo situazioni eclatanti di presunte evasioni: «dal titolare di due appartamenti – si legge in una note delle FIamme gialle – che dal 2006 sistematicamente si “dimentica” di dichiarare i compensi dei fitti percepiti per oltre 22.000 euro, ai coniugi che, negli ultimi 5 anni, avrebbero sottratto alle casse dello Stato ben oltre 51.000 euro, derivanti dalla locazione di 3 unità immobiliari tra negozi e fabbricati ad uso abitativo e così via. E’ stato, inoltre, accertato che alcuni di questi soggetti non avrebbero neanche registrato i contratti di locazione stipulati, con conseguente evasione dell’imposta di registro». A questo punto le conseguenze per i trasgressori, segnalati agli uffici Finanziari per il recupero delle imposte dovute e l’irrogazione di sanzioni che vanno dal 100% al 200% dell’imposta evasa. La locazione dei fabbricati “in nero” rappresenta «un fenomeno molto diffuso nei Comuni ricadenti nell’area grecanica, favorito dall’esistenza di un gran numero di unità abitative qualificate come “seconda casa” e dalla significativa presenza di cittadini extracomunitari». Infatti, la Finanza ricorda che «molte abitazioni vengono spesso adibite a veri e propri “dormitori”, da cui i proprietari percepiscono elevati guadagni che vengono spesso completamente occultati al Fisco». Tale situazione, di chiara emergenza sociale, «contribuisce ad aggravare ancor di più la precarietà ed il degrado delle zone interessate, con conseguenti riflessi che si ripercuotono negativamente sul contesto socio-economico del territorio».
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