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LAMEZIA TERME – Un attentato dimostrativo, nell’ambito di una più ampia strategia di tensione e rivendicazioni, oppure il gesto isolato di qualcuno che ha messo in atto un gesto eclatante dinnanzi ad un problema di natura personale con l’Agenzia delle entrate. Sono queste le ipotesi principali formulate dagli inquirenti dopo l’attentato di Lamezia Terme. Una bomba artigianale, infatti, è stata fatta esplodere nella notte davanti all’ingresso della nuova sede dell’Agenzia delle Entrate di Lamezia Terme. La deflagrazione dell’ordigno di medio potenziale costruito con polvere pirica, ha provocato danni alla vetrata d’ingresso rompendo anche la parte in alluminio della porta. Sull’episodio indaga la polizia che sta anche visionando le immagini di alcune telecamere posizionate nella zona. Al momento non c’è stata alcuna rivendicazione, nè sono state trovate scritte o segni di alcun genere sulle pareti.
L’edificio che ospita gli uffici territoriali di Lamezia Terme dell’Agenzia delle Entrate si trova a Nicastro, popoloso quartiere della città. All’interno dell’immobile, che è stato inaugurato da pochi mesi, entro breve tempo, dovrebbero essere ubicati anche gli uffici locali di Equitalia. L’esplosione dell’ordigno artigianale che ha mandato in frantumi la vetrata d’ingresso è stato avvertito distintamente.
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