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REGGIO CALABRIA – La Guardia di Finanza ha arrestato un imprenditore agricolo, C.D. di 64 anni, e sequestrato beni immobili nell’ambito dell’operazione denominata «Ghost Lands» che ha scoperto una frode ai danni dell’Agea e dell’Inps. L’inchiesta, durata oltre un anno, ha permesso ad appurare come gli imprenditori agricoli coinvolti nel meccanismo fraudolento nel corso degli anni hanno indebitamente percepito da parte dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura contributi pubblici per il sostegno alla produzione agricola per oltre 500.000 euro ed assunto 53 falsi braccianti agricoli per i quali l’Inps ha erogato indennità agricole assistenziali per oltre 195 mila euro. Il meccanismo truffaldino consisteva nella creazione ad arte di «falsi documenti» costituiti da fittizi contratti di comodato attestanti la disponibilità legale di terreni in capo agli agricoltori, consentendo loro così di vantare il diritto a percepire i relativi finanziamenti pubblici.
Tutto apparentemente in regola, solo che i terreni dichiarati come propri dai soggetti artefici del raggiro, risultavano in realtà di proprietà dei Comuni di Bova e Bova Marina. Le accuse contestate vanno dalla truffa aggravata ai danni dell’UE e dello Stato al falso materiale, fino alla diffusione di malattia agli animali, con pericolo per il patrimonio zootecnico. I beni mobili sequestrati sono riconducibili ai figli dell’imprenditore arrestato, C.C. e C.D.M., anche loro titolari di due distinte aziende agricole operanti nel basso ionio reggino.Questi ultimi sono inoltre stati destinatari della misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio di imprese per la durata di due mesi. Tra i beni sequestrati spiccano 2 immobili ad uso abitativo, 6 terreni agricoli per oltre 45 ettari siti in Bova Marina, per un valore complessivo di circa 300.000 euro.
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