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Non preoccupatevi il titolo non è quello di un vecchio noir francese dove i cattivi cercano di vendicarsi  contro l’investigatore di turno che li ha incastrati, ma  da qualche ora si è veramente scatenata la caccia al commissario…..degli esami di stato.

Da quando il  ministero ha pubblicato le commissioni il sito è andato in tilt, i social network sono invasi di informazioni e richieste di aiuto.
Il Corriere della Sera ha rilanciato un sito nel quale gli studenti recensiscono i odcenti con tanto di valutazioni espresse sotto forma di stelle da attribuire.
Del misterioso commissario esterno bisogna carpire il maggior numero di notizie utili per affrontare le varie prove.
Provenienza, orientamento politico, domande frequenti, eventuali parentele, amicizie.
Come spesso accade  tutto s’ ingigantisce e si fa strada il vecchio adagio riggitano: cu cunta menti a junta.
“Occhio ragazzi ripassiamo meglio Dante, conosce tutta la Divina Commedia a memoria!”
A casa il telefono comincia a trillare come non mai. Improvvisamente gli insegnanti, snobbati per tutto il resto dell’anno, cominciano ad essere contattati, avvicinati e tenuti in grande considerazione.
Puoi protestare per il diritto all’istruzione continuamente negato nel notro paese, scrivere articoli, seguire tutti i giorni i ragazzi nella loro crescita umana ed intellettuale, ma questo per la società fuori dalle pareti della scuola non ha importanza….poi arrivano gli esami e tutto cambia.
– Professore mi raccomando, mia figlia deve entrare in medicina.
– Professore un occhio di riguardo.
– Professore ma il compito glielo passate!??
Potrei continuare per altri dieci post e magari suggerire un “Quelli che…” al dottor Jannacci sul tema.
L’importante invece, sarebbe lasciare tranquilli sia gli insegnati che gli studenti per svolgere un esame conclusivo che sia veramente formativo e bandire  una volta per tutte dalle nostre scuole la deleteria e ingiusta pratica delle raccomandazioni.
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