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LAMEZIA TERME – Il personale della Polizia Penitenziaria del reparto di Lamezia Terme ha deciso di effettuare l’astensione dalla consumazione dei pasti dalla mensa obbligatoria di servizio «per protestare contro le gravi criticità in cui è chiamato a svolgere la propria attività che lo costringe tra l’altro ad effettuare, oramai da due mesi, un servizio di piantonamento di un detenuto in una struttura sanitaria senza la possibilità di consumare il pranzo e la cena e con l’organizzazione di turni di servizio di quasi nove ore». La denuncia è del sindacato autonomo di categoria Sappe. «Purtroppo – riferiscono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del sindacato, e Damiano Bellucci, segretario nazionale – a distanza di tempo, nessuna iniziativa risulta assunta dall’amministrazione penitenziaria, sia a livello locale che regionale per permettere l’organizzazione dei servizi sui quattro quadranti orari e, quindi, su sei ore, come previsto dagli accordi vigenti e per permettere al personale impiegato la consumazione del pasto. Una situazione particolarmente gravosa – prosegue – se si considera che il personale è impiegato quotidianamente, ed oramai da due mesi, in turni che rendono particolarmente gravoso il compito affidato in una particolare e non semplice situazione operativa. Dunque, una violazione dei diritti del personale impiegato nel servizio di piantonamento che si aggiunge alle altre criticità operative dell’istituto penitenziario lametino che è sempre interessato da un notevole sovraffollamento di detenuti. Chiediamo ancora una volta – si legge – l’adozione di idonei ed immediati interventi sulla grave e più volte segnalata problematica oltre che per permettere l’organizzazione del servizio per come tassativamente previsto dai vigenti accordi, anche per consentire la fruizione dei riposi settimanali, dei congedi ed il rispetto del limite dei turni notturni previsto, allo stato, infatti, pare che il personale della Polizia Penitenziaria in servizio a Lamezia Terme venga anche chiamato ad effettuare turni notturni oltre il limite mensile previsto, a causa della modesta entità dell’organico amministrato».
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