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SIDERNO (RC) – Cinque consiglieri del Pd annunciano le loro dimissioni dal Comune di Siderno, dopo l’operazione «Falsa Politica», che ha portato in carcere, nei giorni scorsi, 14 persone, fra cui un l’ex consigliere regionale Cosimo Cherubino, un consigliere comunale in carica, Domenico Commisso e due ex consiglieri. «In seguito alle recenti vicende giudiziarie che hanno ancora una volta investito la città di Siderno – si legge in una nota – a prescindere da quelle che realmente sono (o risulteranno essere) le responsabilità personali dei singoli, da accertare secondo i normali processi previsti dalla legge, come gruppo consiliare Pd e circolo Pd di Siderno, sentiamo il dovere morale di prendere una posizione netta e radicale rispetto a quanto è accaduto».
In seguito all’operazione, tra l’altro, è stato sospeso il consigliere comunale Domenico Commisso, finito in manette. E sono emersi intrecci radicati anche con altri esponenti politici locali che in passato hanno occupato i banchi del municipio.
Da oltre dieci anni, secondo gli esponenti di centrosinistra, «si è delineato un preciso disegno politico mafioso che ha scientemente e sistematicamente sposato la causa di una determinata parte politica. Mentre la magistratura – continua il documento – dovrà accertare, se ed in che misura, questa stessa parte politica sia stata consapevolmente connivente, resta un fatto oggettivo ed incontrovertibile: le operazioni “Crimine” prima e “Falsa Politica” poi hanno evidenziato in modo fin troppo chiaro che a Siderno, i normali processi democratici sono stati irrimediabilmente e dolosamente falsati. Gli attuali organi amministrativi, con altissima probabilità, non sono il frutto di una volontà popolare manifestata attraverso i normali canali democratici. L’attuale Consiglio Comunale – secondo il Pd – non può, a buon diritto, considerarsi come un’assemblea rappresentativa dei cittadini ma piuttosto come il risultato di cultura antigiuridica, di una «falsa politica» che non ci appartiene ed a cui non intendiamo appartenere. Un civico consesso dovrebbe essere un luogo, anche per una minoranza, di confronto leale e trasparente, di proposta e di controllo».
Il Consiglio comunale di Siderno, secondo i democratici, «non è più nulla di tutto ciò, nè un luogo in cui avanzare proposte nè un luogo in cui esercire un controllo di legalità. Soprattutto non è un luogo in cui possiamo degnamente rappresentare i nostri elettori nè un luogo in cui un elettore onesto può più sentirsi rappresentato. Per questo motivo – conclude la nota – i consiglieri del gruppo PD, Mariateresa Fragomeni, Agostino Baggetta, Gabriella Boccuti, Nunziatina Galluzzo e Domenico Panetta, comunicano la loro intenzione di rimettere i mandati e chiedono ufficialmente un incontro con il Prefetto della provincia di Reggio Calabria al fine di sollecitare le più opportune determinazione atte garantire al meglio le legittime aspettative della cittadinanza sidernese».
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